09 Ottobre 2025
Zelensky (fonte: imagoeconomica)
"Se Trump ci darà i missili Tomahawk farò pressioni per il suo Premio Nobel per la Pace". Il premier ucraino Zelensky ha deciso di giocarsi un altro asso pur di convincere il Presidente Usa Trump a concedergli i missili Tomahawk.
Volodymyr Zelensky non molla. Oggi, 9 ottobre, è tornato a battere il pugno sulla questione che più di tutte, in questo momento, fanno gola all'Ucraina per assicurarsi un vantaggio contro il "nemico inesistente" russo, ossia i missili da crociera a lungo raggio Tomahawk, sulla cui fornitura a Kiev il tycoon aveva tentennato due giorni fa. "Ho preso una decisione, più o meno" aveva riferito Trump dallo Studio Ovale tentennando, "Credo di voler scoprire cosa ne stanno facendo. Sai, dove li stanno mandando. Immagino che dovrei porre questa domanda" aveva detto, suscitando velate preoccupazioni in Zelensky, secondo cui la consegna dei missili dovrebbe segnare una svolta importante nel conflitto contro il presunto "nemico" russo. Secondo lui, i Tomahawk potrebbero costringere Putin a tornare alle trattative e a prendere atto della reale situazione: solo Trump però, ha spiegato Zelensky ai giornalisti, "può offrire all'Ucraina alcune misure di vasta portata. In questo momento, è importante inviare un segnale che l'Ucraina sarà rafforzata con tutti i mezzi possibili. E questo è uno di quei mezzi che è importante per me: i Tomahawk". Poi il leader ucraino ha continuato a parlare della Russia alla luce dei recenti bombardamenti a rete energetica e infrastrutture ferroviarie: "semina caos".
Intanto una nuova delegazione di diplomatici ucraini è pronta per ritrovarsi a Washington. L'obiettivo centrale resta sempre lo stesso: tentare di lavorare per una "cooperazione fra Kiev e Washington" che metterà al centro i temi che più stanno a cuore a Zelensky: "la difesa aerea, l'energia e passi per le sanzioni, oltre che i negoziati. Sarà anche discussa la questione degli asset congelati". L'incontro, stando a quanto dichiarato dallo stesso Zelensky su X, avverrà all'inizio della prossima settimana e coinvolgerà la premier Yulia Svyrydenko, Vladyslav Vlasiuk Commissario per la politica sanzionatoria, nonché Andriy Yermak, Capo dell'Ufficio presidenziale.
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