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Gaza City dichiarata "zona di guerra" da Idf, sospese pause per distribuzione aiuti, almeno 30 morti nelle ultime 8 ore

Almeno 30 morti all'alba, tra cui civili in zone designate come “sicure”. Onu e agenzie umanitarie parlano di carestia e collasso sanitario

29 Agosto 2025

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Israele, tramite l'account Telegram dell'Idf, ha annunciato ufficialmente che la città di Gaza City è "zona di combattimento pericolosa". Ciò interrompe, di fatto, le pause tattiche locali per la distribuzione degli aiuti umanitari nei centri GHF, introdotte il mese scorso. In appena 8 ore, dall'alba, sono stati uccisi almeno 30 palestinesi.

Gaza City dichiarata "zona di combattimento pericolosa" da Idf, sospese pause per distribuzione aiuti, almeno 30 morti nelle ultime 8 ore

Israele ha dichiarato Gaza City una “zona di combattimento pericolosa”, interrompendo le cosiddette pause tattiche locali che, introdotte lo scorso mese, consentivano la distribuzione di aiuti umanitari tra le 10 e le 20. A comunicarlo sono state le Forze di difesa israeliane (IDF) con un messaggio su Telegram: da oggi le tregue temporanee non si applicheranno più all’area urbana, considerata “pericolosaper l’intensità degli scontri. “L’Idf continuerà a sostenere gli sforzi umanitari, parallelamente alle operazioni offensive contro le organizzazioni terroristiche”, si legge nella nota.

La decisione arriva in un momento di ulteriore escalation. Almeno 30 palestinesi sono rimasti uccisi nelle ultime 8 ore in una serie di raid. Cinque vittime si trovavano nella zona di al-Mawasi, già designata da Israele come “area umanitaria sicura”. Altri attacchi hanno colpito abitazioni nel quartiere di Tel al-Hawa e tende di sfollati a Sudaniya, provocando morti e numerosi feriti.

La crisi umanitaria intanto si aggrava. Secondo il direttore sanitario di al-Shifa, un virus non identificato si sta diffondendo nel principale ospedale della Striscia, ormai privo di strumenti diagnostici adeguati. Parallelamente, la direttrice del Programma Alimentare Mondiale, Cindy McCain, ha parlato di una carestia già in atto: “Ho visto madri e bambini morire di fame”, ha dichiarato, chiedendo un accesso sicuro per i convogli umanitari.

Anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha denunciato la situazione, definendo Gaza una “catastrofe attuale” e accusando Israele di smantellare deliberatamente i sistemi che garantiscono cibo, acqua e assistenza sanitaria. “Gaza è piena di macerie e di cadaveri”, ha affermato, chiedendo un immediato intervento della comunità internazionale.

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