07 Agosto 2025
Continua lo scontro tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e i vertici dell'esercito, soprattutto per quanto riguarda l'occupazione totale della Striscia di Gaza. Durante la riunione del gabinetto di sicurezza, il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha espresso nuovamente i propri dubbi mettendo in guardia sui rischi, fra i quali anche quelli relativi alla vita degli ostaggi. "La conquista di Gaza porterà Israele in un buco nero", ha dichiarato.
Il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha messo nuovamente l'ufficio di Netanyahu e i gli altri vertici militari e di sicurezza in guardia sui rischi relativi alla occupazione totale della Striscia, "soprattutto senza una decisione chiara su ciò che verrà dopo, avvertendo che la situazione rischia di complicarsi". Zamir avrebbe detto ai collaboratori che "la conquista della Striscia trascinerà Israele in un buco nero".
"La cultura del dissenso rappresenta un elemento fondamentale nella cultura organizzativa dell'Idf. Continueremo a esprimere la nostra posizione senza timore, in modo oggettivo, indipendente e professionale. Non ci occupiamo di teorie, ma di vite umane e della difesa dello Stato. Solo il suo bene e la sua sicurezza sono davanti ai nostri occhi", ha aggiunto il capo dell'esercito al forum dello stato maggiore. È la prima dichiarazione ufficiale del capo di stato maggiore in seguito ai contrasti con la leadership politica sul piano di occupazione di Gaza.
Zamir sostiene che l'occupazione totale di Gaza sia una "trappola" e che "le perdite stimate sarebbero pesantissime". Anche numerosi soldati, capi militari e della sicurezza, hanno espresso le proprie perplessità sull'occupazione, fra i quali Ami Ayalon, ex numero uno dello Shin Bet, che aveva dichiarato: "Questa guerra non è più una guerra giusta e sta portando lo Stato di Israele a perdere la sua identità".
Il Capo di Stato Maggiore Zamir si era anche arrabbiato per il tweet di Yair Netanyahu, figlio del premier israeliano. A proposito dell’Idf, il ragazzo ha parlato di "una ribellione e un tentativo di colpo di stato militare da repubblica delle banane nell’America centrale negli anni ’70".
"Perché mi attacca? Perché parla contro di me nel mezzo di una guerra?", avrebbe chiesto Zamir. Il premier avrebbe replicato: "Non minacci di dimettersi attraverso i media. Non posso permettere che ogni volta che non accettiamo i suoi piani lei minacci di andarsene. Mio figlio ha 33 anni, è un uomo adulto".
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