06 Agosto 2025
La spaccatura tra il governo di Benjamin Netanyahu e l'esercito israeliano è sempre più netta e gli scontri tra i vertici politici e militari sono sempre più decisi: l'ultimo ha avuto per protagonista il Premier israeliano e il capo di Stato Maggiore Eyal Zamir, il quale sostiene che l'occupazione totale di Gaza sia una "trappola" e che "le perdite stimate sarebbero pesantissime".
Il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu ha incontrato i vertici militari per finalizzare la nuova strategia su Gaza, dopo la fuga di notizie secondo cui il governo aveva dato il "via libera alla occupazione totale di Gaza, ricevendo peraltro l'ok del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump".
Numerosi soldati, capi militari e della sicurezza, avevano espresso le proprie perplessità in merito, fra i quali Ami Ayalon, ex numero uno dello Shin Bet, che aveva dichiarato: "Questa guerra non è più una guerra giusta e sta portando lo Stato di Israele a perdere la sua identità".
Ora, a prendere nuovamente posizione contro Netanyahu è stato il capo di Stato maggiore Eyal Zamir, che ha ribadito le sue perplessità sull’operazione: "Ci caccerebbe in una trappola". Zamir ha chiesto a Netanyahu conto di quanto detto dal figlio Yair, che lo ha accusato di promuovere un colpo di Stato contro il padre.
Netanyahu vuole una completa presa del controllo militare del territorio palestinese occupato da Israele. L’ufficio di Netanyahu ha dichiarato in una nota che il Primo Ministro ha tenuto una "limitata discussione sulla sicurezza" della durata di circa tre ore, durante la quale il Capo di Stato Maggiore Eyal Zamir "ha presentato le opzioni per continuare la campagna a Gaza". Netanyahu ha anche aggiunto che i soldati delle Idf "obbediranno". Tuttavia, i media raccontano una versione diversa. Secondo il sito Kan l’Idf stima perdite pesantissime nell’esercito per un’operazione militare su larga scala che metterebbe anche a rischio la vita degli ostaggi.
Il Capo di Stato Maggiore si è anche arrabbiato per il tweet di Yair Netanyahu, figlio del premier israeliano. A proposito dell’Idf, il ragazzo ha parlato di "una ribellione e un tentativo di colpo di stato militare da repubblica delle banane nell’America centrale negli anni ’70".
"Perché mi attacca? Perché parla contro di me nel mezzo di una guerra?", avrebbe chiesto Zamir. Il premier avrebbe replicato: "Non minacci di dimettersi attraverso i media. Non posso permettere che ogni volta che non accettiamo i suoi piani lei minacci di andarsene. Mio figlio ha 33 anni, è un uomo adulto".
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