31 Dicembre 2025
Tatiana Schlossberg, scrittrice e giornalista ambientale nipote dell'ex presidente Usa John Fitzgerald Kennedy, è morta ieri, 30 Dicembre, a soli 35 anni a causa di una forma acuta di cancro terminale al sangue diagnosticatole nel 2024. Poco più di un mese fa dava l'annuncio choc: "Ho la leucemia mieloide acuta, mi resta un anno di vita".
La giornalista e ambientalista 35enne Tatiana Schlossberg non ce l'ha fatta: è morta nella mattinata di ieri dopo che, lo scorso 22 Novembre, aveva rivelato sul New Yorker di essere affetta da una forma di leucemia mieloide acuta aggravata da una rara mutazione. Questa grave forma di tumore al sangue le era stata diagnosticata il 25 maggio di un anno fa, subito dopo aver dato alla luce il suo secondogenito. Fu in quell'occasione che i medici notarono un livello insolitamente alto di globuli bianchi nel sangue e le prescrissero altri esami di accertamento. Fino alla drammatica scoperta.
Tatiana Schlossberg, nata il 5 maggio 1990 a New York, era la figlia dell'artista Edwin Schlossberg e di Caroline Kennedy, figlia maggiore dell'ex Presidente ucciso John F. Kennedy. Giornalista specializzata in temi ambientali e cambiamento climatico, aveva alle spalle importanti collaborazioni con testate quali il New York Times, The Atlantic e il Washington Post, e aveva sempre cercato di costruirsi una carriera senza troppo scontrarsi con la pesante eredità politica dei suoi avi.
Autrice del libro Inconspicuous Consumption: The Environmental Impact You Don't Know You Have, la normalità di Schlossberg è stata devastata dopo la consapevolezza della malattia il cui annuncio le servì a raccontare la leucemia come un atto pubblico di testimonianza, di consapevolezza, facendo cadere il velo del silenzio. Anche se spesso l'impotenza e il senso di colpa uscivano inevitabili: "Per tutta la vita ho cercato di essere (...) una brava studentessa, una brava sorella e una brava figlia (...). Ora ho aggiunto una nuova tragedia alla sua vita, alla vita della nostra famiglia, e non c’è niente che io possa fare per impedirlo".
Dopo la diagnosi della leucemia mieloide era iniziata la spirale di cure aggressive: cinque settimane al Columbia-Presbyterian Hospital prima di iniziare cicli di chemioterapia, due trapianti di cellule staminali e midollo osseo (di cui il primo da sua sorella Rose) e altre sperimentazioni cliniche di immunoterapia. Fu durante l'ultimo studio clinico che il medico prospettò la possibilità che la terapia "avrebbe potuto tenermi in vita per un anno, forse", scrisse Schlossberg.
Nel saggio apparso sul New Yorker, Tatiana raccontava così le difficoltà del percorso di cura, le speranze e i tentativi familiari per raggiungere un miglioramento, i sacrifici e la dimensione privata. Una dimensione segnata da lutti di famiglia, dall'assassinio del nonno e del prozio Bobbie Kennedy, all'incidente aereo fatale dello zio Jfk Jr., fino al lutto della nonna Jacqueline Kennedy deceduta per un linfoma. Una "maledizione", quella che sembra perseguitare la dinastia Kennedy, che non ha risparmiato nemmeno Tatiana.
La leucemia acuta mieloide che ha colpito Tatiana Schlossberg un anno e mezzo fa ha una rara mutazione conosciuta come Inversione 3 che si riscontra in meno del 2% dei casi, soprattutto tra malati anziani. Sono sempre più numerosi gli studi che parlano di un aumento di casi di cancro e turbo - cancro anche in persone giovani e sportive, fra cui anche molte leucemie. Molti di questi studi evidenziano, inoltre, una possibile correlazione tra queste malattie, che causano morti precoci, e i vaccini Covid. Tatiana si è sempre detta favorevole ai vaccini e proprio su questo argomento ha spesso attaccato il cugino, Robert Kennedy Jr., segretario alla Sanità del Presidente Trump considerato "no-vax", definendolo "un imbarazzo" per la famiglia.
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