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Negoziati di Istanbul, Lavrov e Ushakov guidano la delegazione russa, Zelensky: "Ci sarò ma parlerò solo con Putin", Witkoff e Kellog presenti per gli USA

Il Cremlino: "Colloqui diretti con Kiev sono la priorità, l'approccio dell'Europa punta a continuare la guerra"

13 Maggio 2025

Negoziati di Istanbul, Lavrov e Ushakov guidano la delegazione russa, Zelensky: "Ci sarò ma parlerò solo con Putin", Witkoff e Kellog presenti per gli USA

Fonte: LaPresse

Giovedì ad Istanbul nuovo round di negoziati per la pace in Ucraina. Presenti, oltre alle delegazioni dei due paesi, anche Keith Kellog e Steve Witkoff a rappresentanza degli Stati Uniti (anche su Trump ha fatto sapere che potrebbe essere presente anche lui in caso di comparsa di Putin). Per la Russia non sono ancora stati ufficialmente rivelati i componenti della delegazione, ma quasi sicuramente sarà guidata dal ministro degli Esteri Lavrov con al seguito il consigliere presidenziale per la politica estera Ushakov. Per Kiev sicuramente ci sarà Volodymyr Zelensky, che però "parlerà soltanto con Putin", come riferito dal portavoce Mykhailo Podolyak.

Negoziati di Istanbul, Lavrov e Ushakov guidano la delegazione russa, Zelensky: "Ci sarò ma parlerò solo con Putin", Witkoff e Kellog presenti per gli USA

Mentre Zelesnky invita Putin in Turchia, lo zar non ha fatto sapere se sarà presente, anche se l'invio di Lavrov fa pensare che non ci sarà. Il capo dello staff di Zelensky, Andriy Yermak, ha dichiarato in merito che se Putin non sarà presente questo sarà un "segnale che non vuole la pace": "Ritengo che se Vladimir Putin si rifiutasse di venire in Turchia, sarebbe il segnale definitivo del fatto che la Russia non vuole porre fine a questa guerra, che la Russia non vuole negoziati né è pronta", queste le sue parole. A fargli eco anche il neo cancelliere tedesco Merz, che ha minacciato sanzioni in caso Mosca non facesse "passi avanti".

Il Cremlino dal canto suo fa sapere che i colloqui diretti con Kiev sono "una priorità", accusando poi l'Europa di avere un approccio che contribuisce a fomentare la guerra. "Il suo approccio non è equilibrato. È piuttosto a favore della guerra, mirato a continuarla. Ed è in netto contrasto con l'approccio che viene dimostrato, ad esempio, a Mosca o a Washington", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov , rispondendo alla domanda se ci sia un posto per i leader europei al tavolo dei negoziati in Turchia.

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