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Ucraina, domani a Londra secondo round di colloqui per “tregua duratura”, Putin frena: “Accordo complesso, non vale la pena affrettare i tempi”

La delegazione di Kiev si recherà a Londra per incontrare i rappresentanti statunitensi ed europei. Mosca frena sulla pace: "Per accordo non vale la pena affrettare i tempi"

22 Aprile 2025

Ucraina, Zelensky allontana i negoziati e chiede nuove armi a Francia e Germania, 650 missili dall’Uk, Putin: “Priorità è liberare Donbass”

Zelensky e Putin, Fonte: Facebook, @Gianluigi Paragone

Londra si prepara ad accogliere il secondo round di colloqui tra l’Ucraina e i suoi partner occidentali per cercare una via verso il cessate il fuoco con la Russia. Gli Stati Uniti proporranno a Zelensky un piano di pace secondo il quale alla Russia andrebbe la Crimea e le regioni di Zaporizhzhia, Kherson, Luhansk e Donetsk, come anticipato dal GdI. Dal canto suo, il Cremilno frena: “Accordo complesso, non vale la pena fissare tempi rigidi”.

Delegazione ucraina a Londra per secondo round di colloqui per “tregua duratura”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un annuncio nella giornata di ieri, ha confermato che "mercoledì una delegazione ucraina si recherà nella capitale britannica per colloqui con i rappresentanti statunitensi ed europei". L’iniziativa si inserisce nel tentativo di far progredire le trattative avviate la scorsa settimana a Parigi, dove si è svolto il primo incontro in questo formato tra Ucraina, Stati Uniti, Francia e Regno Unito.

Secondo quanto riportato dai media ucraini, la delegazione che si recherà a Londra potrebbe includere il capo dell’amministrazione presidenziale e stretto collaboratore di Zelensky, Andriy Yermak, il vice capo dell’ufficio presidenziale Pavlo Palisa, il diplomatico Andriy Sybiga e il ministro della Difesa Rustem Umerov. Obiettivo dichiarato di Zelensky: ottenere un "cessate il fuoco incondizionato" come premessa per "una pace reale e duratura".

Mosca frena su pace duratura: “Accordo complesso, non vale la pena affrettare i tempi”

Dall’altra parte del fronte, il Cremlino mantiene un atteggiamento prudente, nonostante le recenti aperture. "Questo argomento è così complesso, legato a un accordo, che probabilmente non vale la pena di fissare tempi rigidi e cercare di ottenere un accordo, un accordo fattibile, in tempi brevi", ha dichiarato alla tv di Stato il portavoce Dmitry Peskov, rispondendo così all’ottimismo manifestato da Donald Trump, che aveva parlato della possibilità di un accordo già "questa settimana".

Il portavoce del Cremlino ha inoltre precisato che "non ci sono piani specifici" per avviare negoziati con Kiev riguardo la sospensione degli attacchi contro obiettivi civili, dopo la tregua simbolica annunciata da Mosca per la Pasqua ortodossa. Tuttavia, ha sottolineato che "c'è la conferma del presidente Putin della disponibilità a discutere la questione. Tenendo conto dell'analisi dell'esperienza della tregua di Pasqua". Peskov ha poi ribadito: "Il presidente Putin ha ripetutamente dichiarato la sua disponibilità a risolvere i problemi attraverso i negoziati. E questa è un'altra conferma di questa disponibilità".

Anche lo stesso leader russo, in un’uscita pubblica, ha affermato che l’eventuale sospensione degli attacchi contro le infrastrutture civili "dovrebbe essere discussa bilateralmente con l'Ucraina".

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