19 Aprile 2025
Witkoff e Putin, fonte: imagoeconomica
Gli Stati Uniti sarebbero disposti a riconoscere il controllo della Russia sulla Crimea nell’ambito dell’accordo di pace tra Mosca e Kiev. Nella proposta per la tregua in Ucraina, come sottolineato da Witkoff, sono incluse anche le regioni di Zaporizhzhia, Kherson, Luhansk e Donetsk. Confermate le anticipazioni del GdI.
La Crimea, regione a maggioranza russofona, fu annessa dalla Russia nel 2014 dopo un’invasione militare seguita da un controverso referendum. Secondo i dati ufficiali, il 96,77% della popolazione votò a favore dell’adesione alla Federazione Russa, ma il voto fu ampiamente contestato dalla comunità internazionale e considerato illegittimo da Kiev e dall’Occidente.
Secondo quanto riportato, gli Stati Uniti avrebbero sottoposto agli alleati un pacchetto di proposte per favorire un accordo con Mosca, includendo la possibilità di un cessate il fuoco duraturo, l’allentamento delle sanzioni e la sospensione dell’invio di armi all’Ucraina. La strategia americana, evidenzia Bloomberg, si colloca in un momento di crescente impazienza all’interno dell’amministrazione Trump.
Il segretario di Stato Marco Rubio ha infatti ammonito che l’amministrazione Trump sarebbe pronta ad "abbandonare" i suoi sforzi di pace a meno che non vengano compiuti rapidi progressi. Il messaggio, per quanto indiretto, suggerisce la pressione crescente su Kiev affinché valuti concessioni difficili ma forse inevitabili.
Le bozze della proposta americana sarebbero state illustrate durante colloqui tenutisi a Parigi, secondo quanto riferito da funzionari europei. L’ipotesi avanzata è quella di congelare il conflitto, lasciando i territori attualmente occupati dalla Russia – tra cui la Crimea e parti di Zaporizhzhia, Kherson, Luhansk e Donetsk – sotto il controllo di Mosca. In questo scenario, anche l’adesione dell’Ucraina alla NATO verrebbe accantonata, giudicata “irrealizzabile” allo stato attuale.
La possibilità di revocare le sanzioni in presenza di una Russia ancora saldamente insediata nei territori ucraini rappresenta però un punto critico. Come sottolinea Bloomberg, “la rimozione delle restrizioni dell'Unione Europea, incluso lo scongelamento dei beni immobilizzati, richiede il sostegno di tutti gli Stati membri”.
L’accordo, comunque, non potrà prescindere dal coinvolgimento diretto di Kiev. Nei documenti preliminari è previsto che all’Ucraina vengano fornite garanzie di sicurezza in grado di sostenere l’efficacia dell’intesa e prevenire nuove escalation.
Uno dei protagonisti della trattativa, l'inviato speciale Witkoff, ha infatti dichiarato a Fox News che “la chiave per un accordo globale ruota attorno a ‘cinque territori’”. Mosca, da parte sua, ribadisce che ogni compromesso dovrà includere il riconoscimento del controllo russo sulle aree conquistate dal 2014, inclusa la Crimea.
Parlando con i giornalisti a Kiev, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha risposto con fermezza alle indiscrezioni: “Ha adottato la strategia russa”, ha detto riferendosi a Witkoff. E ha aggiunto: “l'inviato di Trump non ha alcun mandato per discutere dei territori ucraini, perché questi territori appartengono al nostro popolo”.
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