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Macedonia, assalto al municipio di Kocani per i 59 morti nel rogo in discoteca, i cittadini: "Giustizia e verità, devono pagare"

Esplosa la rabbia dei familiari delle vittime per un "sistema corrotto"

17 Marzo 2025

Macedonia del Nord, assalto al municipio di Kocani per i 59 morti nel rogo in discoteca

Fonte: X@TV2000it

Il Municipio di Kocani, in Macedonia del Nord, è stato preso d'assalto da migliaia di persone radunate nella piazza del centro per chiedere "giustizia e verità" per i 59 giovani morti nel rogo avvenuta nella discoteca "Pulse" verso le 3 di notte di sabato scorso. 

Incendio in discoteca a Kocani, esplode la rabbia per le vittime di un "sistema corrotto"

I manifestanti al grido di "assassini" hanno lanciato prima uova, poi pietre, pezzi d'asfalto e bottiglie contro il Municipio di Kocani protestando contro un "sistema corrotto" che non ha mostrato rispetto per una tragedia che, tra l'altro, poteva essere evitata. Un paese di 11 mila anime Kocani, dove "non c’è persona che non conosca almeno quattro o cinque ragazzi uccisi o feriti" ha affermato una manifestante.

La discoteca "Pulse" dove a causa di un incendio divampato in fretta sabato scorso  sono morte 59 persone e oltre 150 sono rimaste ferite, è stata descritta come un "locale improvvisato". Le prime indagini della polizia locale hanno rivelato che non disponeva delle misure di sicurezza fondamentali, c'erano solo 2 estintori (non sufficienti per oltre 400 metri quadrati di superficie), nessun impianto di idranti e una sola uscita di emergenza, dove si sarebbe formata la calca al momento dell'incendio; l'altra uscita sul retro era chiusa da lucchetto. Le pareti e i soffitti dell’edificio erano stati rivestiti con materiali non ignifughi e non a norma. Inoltre, la licenza del locale era stata ottenuta illegalmente ovvero senza i necessari controlli sulle ristrutturazioni da parte del ministero dell'Economia.

Una ventina gli indagati e 15 gli arrestati

Al momento una ventina di persone risultano indagate, 15 arrestate in via preventiva tra cui il gestore del locale, il figlio, alcuni funzionari pubblici ed anche l'organizzatore della serata. Alcune persone si sono recate presso un altro locale dello stesso gestore e lo hanno assaltato in segno di protesta.

"In Serbia hanno capito come fare. Noi macedoni dobbiamo insorgere come loro o qui non cambierà mai nulla" ha dichiarato una manifestante facendo luce su un "sistema" denunciato anche dallo stesso ministro dell'interno Pance Toshkovski: "La corruzione e la criminalità provocano la perdita di tante vite umane, di tanti nostri giovani", ha detto, "Dobbiamo agire in fretta per cambiare tutto ciò". Il sindaco di Kocani, dopo aver rassegnato le dimissioni senza chiedere pubblicamente scusa ai familiari delle vittime, ha dichiarato di volersi mettere a disposizione degli inquirenti per l'accertamento di ogni eventuale responsabilità.

Le autorità di Skopje nel frattempo hanno proclamato un lutto nazionale di sette giorni a partire da oggi. "Questo è un giorno difficile e molto triste per la Macedonia. La perdita di così tante giovani vite è irreparabile e il dolore delle famiglie, dei cari e degli amici è incommensurabile" ha scritto in un post X il primo ministro della Macedonia del Nord Hristijan Mickoski.

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