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Zakharova bacchetta Mattarella su terzo Reich: “Sue parole avranno conseguenze”, attacco hacker filorusso di NoName a trasporti e banche italiane

La portavoce del Ministero degli Esteri russo interviene ancora sul paragone del Capo dello Stato tra Russia e terzo Reich. In tarda mattinata attacco hacker dei filorussi di "NoName" per "vendetta"

17 Febbraio 2025

Zakharova ancora contro Mattarella: “Sue parole avranno conseguenze”, attacco hacker filorusso di NoName a trasporti e banche italiane

Zakharova, fonte: imagoeconomica

La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ritorna sul caso delle parole di Sergio Mattarella all’Università di Marsiglia. "Durante una conferenza in una delle istituzioni educative, ha affermato di credere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Ciò non può e non sarà mai lasciato senza conseguenze". Zakharova aveva già attaccato Mattarella il 14 febbraio per lo stesso motivo. In quell’occasione aveva affermato che il Presidente della Repubblica ha fatto "paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista".

Zakharova bacchetta Mattarella: “Sue parole avranno conseguenze”

"Abbiamo dato una risposta, che ha dato origine non solo a un'ondata di russofobia e alla presunta pseudo-difesa del Presidente italiano" ha affermato Zakharova. La portavoce ha evidenziato che le parole di Mattarella provengono dal Presidente di un Paese che "storicamente è stato tra coloro che hanno attaccato il nostro Paese", aggiungendo che "purtroppo l'Italia è il Paese in cui è nato il fascismo" ed ha insistito: “Questo ci viene detto da una persona che non può fare a meno di sapere quanti soldati italiani hanno ucciso i nostri nonni e bisnonni sul nostro territorio durante la Seconda Guerra Mondiale sotto le bandiere e gli slogan nazisti”.

Una petizione per "chiedere scusa al popolo russo"

Nel frattempo è nata una petizione online su iniziativa del giornalista italiano Vincenzo Lorusso. Nel testo della petizione si dichiara che "il popolo italiano non condivide la dichiarazione del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e desidera chiedere scusa alla Federazione Russa e all'intero popolo russo". La petizione ha ottenuto più di 12.000 firme da parte di cittadini italiani in Russia, russi che vivono in Italia, giornalisti e personaggi pubblici. Lorusso, dopo aver completato la raccolta delle firme, invierà la petizione al ministero degli Esteri russo per "dimostrare che gli italiani non condividono le opinioni del presidente".

Attacchi hacker filorussi a siti italiani

Le conseguenze per l’Italia non si sono fatte attendere. In tarda mattinata venti siti web italiani dei settori dei trasporti e bancario sono stati vittime di una serie di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) da parte del gruppo di pirati informatici filorussi NoName057(16) che hanno rivendicato l’attacco citando esplicitamente le parole di Mattarella. L’attacco DDoS mira a non rendere disponibile un sito web attraverso un sovraccarico di traffico dannoso, rendendolo inutilizzabile. Tra i soggetti colpiti siti web di aeroporti, porti e banche e nello specifico gli aeroporti di Linate e Malpensa, l'Autorità dei Trasporti e i porti di Taranto e Trieste. Gli Aeroporti non avrebbero subito conseguenze significative.

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