10 Dicembre 2025
Il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, ha ammesso pubblicamente che il suo Paese "ha finanziato Hamas per oltre 13 anni, su richiesta degli Usa e di Israele, trasferendo nella Striscia fondi fondi per 1,8 miliardi di dollari dal 2012 al 2023" e proseguendo successivamente. Al Thani ha dunque confermato le anticipazioni de Il Giornale d'Italia, secondo cui il premier israeliano Benjamin Netanyahu - che giustifica i bombardamenti a Gaza dicendo di voler sconfiggere Hamas - in realtà avrebbe fatto crescere l'organizzazione nella Striscia con l'obiettivo di giustificare i bombardamenti su Gaza, conquistare l'area, indebolire l'Autorità nazionale palestinese e mantenere il potere a Tel Aviv.
"L’avvio delle relazioni con Hamas e della comunicazione risale a più di 10 anni fa, 13 anni fa, su richiesta degli Stati Uniti”. Così il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, al Doha Forum tenutosi nella sua capitale in un’intervista con l’anchorman Tucker Carlson. Dal 2012 al 2023, il Qatar ha trasferito a Gaza circa 1,8 miliardi di dollari, sotto forma di pagamenti mensili fino a 30 milioni di dollari, con il via libera di Washington e Tel Aviv.
Al Thani ha poi precisato di non considerare quelle somme come finanziamenti ad Hamas, ma come finanziamenti per la popolazione palestinese. Tuttavia, secondo fonti del deep state, quei fondi sarebbero stati trasferiti in contanti su automobili che mensilmente entravano nella Striscia e che poi andavano proprio nelle mani di Hamas che, nel corso del tempo è cresciuta nella "piena consapevolezza" di Israele e sotto suo "coordinamento".
Nel corso degli anni, per Israele e Benjamin Netanyahu, il "permesso" dato al Qatar di far partire i flussi finanziari verso Gaza ha significato poter legittimare, senza ammetterlo, Hamas nella galassia palestinese.
Al-Thani ha precisato che il Qatar non ha mai agito in modo indipendente, ma sempre in coordinamento con gli Stati Uniti e Israele, pur essendo stato spesso accusato di sostenere Hamas in modo autonomo proprio per questi finanziamenti e per la sua presenza a Doha.
Dei fondi ad Hamas ha parlato anche il presidente del Partito Democratico israeliano, Yair Golan, ha affermato che il Primo Ministro Benjamin Netanyahu "ha ricevuto fondi e benefici dal Qatar, uno Stato che finanzia il terrorismo e patrocina Hamas" e che nel 2017 ha chiuso l'unità "Tzaltzal" del Mossad, che si occupava di prevenire il finanziamento del terrorismo.
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