10 Dicembre 2025
"Sono pronto per le elezioni. La questione delle elezioni dipende dal popolo ucraino". Volodymyr Zelensky esce allo scoperto: dopo le ultime pesanti accuse lanciate da Donald Trump sulla strumentalizzazione della guerra come arma per posticipare il voto democratico, il presidente ucraino non può più attendere.
"Siamo pronti per le elezioni", purché "i partner ne garantiscano la sicurezza nello svolgimento". A rappresentare il punto di svolta che si attendeva da oltre un anno e su cui Zelensky ha sempre tergiversato, è stato proprio il tycoon che rilasciando a Politico un'intervista molto discussa, ha di fatto accusato il leader ucraino di usare la guerra per procrastinare il più possibile le elezioni. Ora, messo alle strette, Zelensky non ha potuto che dichiarare apertamente la necessità di nuove votazioni, quando - si badi - a fine settembre si era detto "pronto" alle stesse solo a cessate il fuoco raggiunto.
Ma ora che il cessate il fuoco non è ancora stato raggiunto, nonostante i vari sforzi diplomatici in gioco, e ora che appare sempre più evidente la posizione di superiorità con cui la Russia sta portando avanti il conflitto, le elezioni in Ucraina sono inevitabili. "Sarò in Ucraina e attendo proposte dai partner e dai nostri deputati sui cambiamenti legislativi, per poter tenere le elezioni durante lo stato di guerra" ha dichiarato Zelensky, aggiungendo che le stesse potrebbero tenersi nei prossimi 60-90 giorni, se la sicurezza del voto viene garantita dagli alleati.
Il mandato quinquennale di Zelensky si è concluso nel maggio 2024, tuttavia le elezioni sono sempre state sospese dopo che, in tempo di guerra, era stata dichiarata la legge marziale. Zelensky, in risposta alle affermazioni di Trump, ha messo le mani avanti: "Ho sentito insinuazioni secondo cui ci stiamo aggrappando al potere, o che io personalmente mi sto aggrappando alla presidenza (...) Francamente, sono narrazioni del tutto irragionevoli". Ma sull'illegittimità di Zelensky era tornato a parlare anche lo zar, che aveva chiesto nuove elezioni quale ulteriore condizione di cessate il fuoco. Intanto però, nel corso dell'intervista, Zelensky non si è astenuto da altre dichiarazioni: "La guerra è molto più importante, quindi sembra più facile abolire l'ufficio del Presidente che nominare una persona a capo dell'Ufficio del Presidente. La Nato? Vorremmo entrarci, ma sappiamo per certo che né gli Stati Uniti né molti altri Paesi vedono attualmente l'Ucraina nell'Alleanza".
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