10 Dicembre 2025
Zelensky e Trump, fonte: imagoeconomica
Kiev invierà quest'oggi il piano di pace aggiornato in 20 punti agli Usa. A confermarlo è stato il presidente ucraino Zelensky, che nella giornata di ieri aveva dichiarato: "Stiamo lavorando. Spero che consegneremo la proposta domani (oggi, ndr)". Diversi i nodi da sbrogliare, uno su tutti i territori conquistati da Mosca. Nelle ultime ore Putin è intervenuto su questo punto dichiarando che "il Donbass è territorio russo, questo è un fatto storico. Il Donbass faceva parte della Repubblica socialista federativa sovietica russa, Lenin cambiò idea e lo cedette all’Ucraina, ma è un nostro importante territorio storico".
Per Zelensky la questione è diversa: "Cedere il Donetsk senza combattere è idea dei russi, non degli americani. Pronti a una tregua sugli attacchi alle strutture energetiche". Trump avrebbe concesso pochi giorni per elaborare una risposta al piano di pace proposto dagli Stati Uniti per risolvere il conflitto in Ucraina. E confida in un accordo entro Natale.
Stando alle parole di Zelensky oggi sarà il giorno dell'invio del piano di pace aggiornato di Kiev agli Usa. Un piano che sicuramente verterà molto più Ucraina e che Washington, ma soprattutto i russi, farebbero fatica ad accettare. Il presidente ucraino ha affermato che sono in corso negoziazioni con Usa e Ue su tre documenti: "Ne stiamo discutendo con americani ed europei. C'è un documento quadro in 20 punti. È in continua evoluzione, ed è normale. È una struttura viva che deve riflettere gli interessi dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo".
Il secondo documento riguarda le garanzie di sicurezza. "Attendo proposte pertinenti da parte dei nostri militari e del loro dialogo con gli americani. Tutto ciò deve essere allineato ai principi della Coalizione dei Volenterosi. È difficile entrare nei dettagli, ma lo vedrete a tempo debito. Le garanzie di sicurezza sono un documento importante tra noi e gli Stati Uniti, e tra noi e gli europei", ha detto Zelensky.
Il terzo documento riguarda la ricostruzione. "Questo è un progetto che deve essere operativo dopo la fine della guerra o in caso di cessate il fuoco. Stiamo lavorando anche a questo documento".
Dalle ultime dichiarazioni di Trump si evince come nemmeno il tycoon ne possa più del protrarsi della guerra, dovuto principalmente alle continue provocazioni di Kiev. Il presidente americano spera infatti in un accordo entro Natale.
Zelensky ha aperto anche all'ipotesi elezioni messa sul tavolo da Trump: "Chiedo ora agli Stati Uniti di aiutarmi, magari insieme ai nostri colleghi europei, a garantire la sicurezza delle elezioni. In questo modo, l'Ucraina sarà pronta per le elezioni entro i prossimi 60-90 giorni. Chiedo ai nostri parlamentari di preparare proposte legislative sulla possibilità di modificare la legge sulle elezioni durante la legge marziale".
Un'apertura quasi insperata, e che sarebbe probabilmente una manna per il popolo ucraino, costretto a fare i conti con l'ennesimo scandalo legato alla corruzione e con l'arruolamento forzato. Basti pensare che tra settembre e ottobre c'è stato un esodo di 100mila giovani tra 18 e 22 anni.
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