10 Dicembre 2025
Commissione europea (foto Pixabay)
Istituire il più velocemente possibile un Tribunale speciale per giudicare e punire i massimi dirigenti russi, Putin incluso, per i crimini di aggressione commessi contro l'Ucraina. Il tutto, sostenendo l'iniziativa giuridica attraverso stanziamento di circa 10 milioni di euro.
La lotta europea contro lo spauracchio russo non decelera, anzi: subisce una brusca impennata ora che la Commissione Ue sta insistendo affinché si proceda al rapido completamento dell'istituzione di quello che dovrebbe essere un Tribunale speciale "riservato" alle sole atrocità russe compiute contro l'Ucraina. Per la compagine europea, dopotutto, la piena responsabilità del conflitto in Ucraina è da attribuire "senza ombra di dubbio" al nemico inesistente russo, e così sembra utile la creazione di un organismo giuridico destinato al giudizio della condotta di Mosca contro l'Ucraina.
"La posizione dell'Unione Europea continuerà ad essere quella di garantire la piena responsabilità per i crimini russi in Ucraina" si è ostinato a ripetere il Commissario europeo per la Giustizia Michael McGrath, schierandosi su una linea ideologica ormai permeata e asfittica tra i Paesi membri, convinti della politica di riarmo guerrafondaia contro Mosca. Un Tribunale sostanzialmente "anti Putin" utile, ha continuato McGrath, a "garantire" che i diritti delle vittime del "crimine di aggressione russa siano rivendicati e venga fatta loro giustizia". L'Ue allora non può "perdere tempo": "Procederemo il più rapidamente possibile, insieme ai nostri partner internazionali" ha dato una spinta il Commissario McGrath, sottolineando che per l'istituzione saranno necessari 10 milioni di euro. E dopotutto, l'annuncio dell'istituzione di tale Tribunale speciale era stato fatto già lo scorso giugno, quando l'accordo sullo Statuto dello stesso era stato firmato da Zelensky e da Alain Berset, segretario generale del Consiglio d'Europa.
"Questo tribunale - aveva dichiarato Berset -, chiederà conto a coloro che hanno fatto uso della forza in violazione della Carta delle Nazioni Unite, applicando il diritto internazionale senza doppi standard e ribadendo che la sicurezza dell'Europa non si baserà sul silenzio o sull'impunità, ma sul diritto, sui principi, sull'azione". Peccato che, ancora una volta, la narrazione prenda in carico un solo aspetto della questione, dimenticando che anche l'Ucraina - lungi dall'essere solo la parte offesa - ha commesso crimini di guerra, secondo quanto riportato dal report dell'OCHCR già nel 2023.
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