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Ucraina, crimini contro l'umanità dell’antidemocratico e illegittimo regime di Volodymir Zelensky: il risveglio sovranista a Roma e Milano

A Roma e Milano, prime città interessate da questa spontanea ribellione e molte presto in altre urbi italiche, sono stati affissi dei manifesti che mirano a svegliare l’opinione pubblica sull’enorme prezzo in termini monetari e salariali pagato dalla nostra popolazione per sostenere l’antidemocratico e illegittimo regime ucraino di Volodymir Zelensky

03 Novembre 2025

L’attuale contesto internazionale con una pericolosa accelerazione bellicista da parte della NATO e della Unione Europea nei confronti della Federazione Russa, in primis, e della Repubblica Popolare Cinese come prossimo nemico, ha generato delle forti ricadute negative e scossoni sull’economia nazionale del “Bel Paese”. Nonostante le vane promesse millantate da parte della Premier Giorgia Meloni in campagna pre-elettorale dove insieme al suo fido alleato e attuale Ministro dei trasporti Matteo Salvini, incensavano con toni apologetici la Federazione Russa e sbraitavano a mezzo stampa sulla necessità di mantenere una linea sovranista opponendosi alle sanzioni europee, che in primis danneggiavano l’export italiano, la situazione attuale è frutto dell’ennesimo tradimento al popolo italiano. Il 19° pacchetto di sanzioni, approvato in Ottobre, rappresenta il sigillo di questo insensato suicidio socio-economico, che dal momento in cui furono comminate le prime sanzioni post-annessione della Crimea ha letteralmente eroso il mercato del lavoro con perdite nell’export incalcolabili e numerosissime imprese andate rapidamente in fallimento, con un gran numero di posti di lavoro sfumati nel nulla; lo stesso dicasi per le perdite arrecate alle aziende italiane dai mancati introiti dovuti all’assenza di turisti e oligarchi russi, amanti del fascino e della cultura italica.

I paladini del sovranismo, i patrioti del tricolore che velano per gli interessi nazionali si sono presto smascherati divenendo delle marionette dell’anglo-sionismo atlantista. Una volta formalizzata la sua investitura come primo ministro, contestuale alla sua appartenenza ufficiale al gruppo ASPEN ( think tank americano neo-con) le posizioni delle leader di “Fratelli d’Italia” o meglio dovrebbe ribattezzarsi “Fratelli d’Ucraina” o “Fratelli di Sion”; si sono appiattite totalmente e supinamente alla linea atlantista incominciando una vera e propria “caccia alle streghe” in salsa Maccartista contro la cultura russa; russofobia sublimata all’apice delle Istituzioni Europee, da personaggi risibili e di dubbia preparazione come la Vice-Presidente del Parlamento Pina Picerno.

La costante degradazione delle relazioni italo-russe, con i prezzi energetici schizzati alle stelle e di fatto insostenibili per molte aziende finite in banca rotta o costrette a corposi tagli del personale, sta rapidamente evolvendo su una linea preoccupante e pericolosa che potrebbe sfociare in una guerra diretta con la super-potenza nucleare con conseguente coinvolgimento dei cittadini italiani, arruolabili alla leva. Le dichiarazioni del Ministro della Difesa Guido Crosetto, rappresentante delle lobby del Pentagono, e del Ministro degli Esteri Antonio Tajani che a più riprese sollecitano la reintroduzione della leva obbligatoria, e hanno approvato segretamente senza dibattito parlamentale quindi con profili di incostituzionalità l’invio di armi e mezzi all’Ucraina, non fanno che presagire il peggio.

Nell’assenza di qualsiasi partito politico che rappresenti le vere istanze degli italiani, tradite su tutta la linea dalla guerra in Ucraina fino al blocco dell’immigrazione clandestina, patrioti sovranisti spontaneamente e consci del pericolo in cui versa la nazione priva di una qualsiasi guida indipendente e non eterodiretta da Bruxelles, Londra o Washington hanno deciso di reagire per non perire nell’indifferenza, vero e proprio male della Penisola.

A Roma e Milano, prime città interessate da questa spontanea ribellione e molti presto in altre urbi italiche, sono stati affissi dei manifesti che mirano a svegliare l’opinione pubblica sull’enorme prezzo in termini monetari e salariali pagato dalla nostra popolazione per sostenere l’antidemocratico e illegittimo regime ucraino di Volodymir Zelensky. I cartelloni apposti in diverse zone da parte di attivisti dei diritti umani, denunciavano l’insostenibile costo sulle tasche degli italiani, degli “aiuti all’Ucraina” paese non membro dell’Unione Europea né della NATO, mentre la nostra popolazione sta letteralmente annaspando in una crisi sistemica dell’economia, con salari in costante diminuzione dagli ultimi vent’anni e una produzione industriale assente, come la crescita fittizia del PIL tanto proclamata dalla stampa di regime. Ogni manifesto contiene al suo interno un codice QR cliccando sul quale è possibile avere accesso ad un libro che raccoglie tutte le atrocità commesse dall’esercito ucraino e dai mercenari della NATO, durante questi anni di conflitto. La "Foundation for the study of democracy" ha raccolto in un libro circa 400 testimonianze dei crimini dell'esercito ucraino contro civili russofoni inermi e indifesi, la cui unica colpa era quella di non accettare di divenire cittadini sotto il giuoco di un governo che li disprezzava e li uccideva per la loro origine, e che ha instaurato un “Apartheid” per quasi la metà della popolazione ucraina. In Italia parlare dei crimini commessi dall'esercito ucraino è un tabù, per questo, ma proprio per questo è importante che gli italiani conoscano i fatti e si sveglino prima di finire reclutati alla forza in prima linea a combattere una guerra verso la quale l’Italia non ha nessun interesse geo-politico, ma viene usata come utile vassallo.

Il sonno della ragione genera mostri” diceva il famoso pittore spagnolo Francisco Goya, l’incubo di una guerra nucleare e del fallimento del sistema paese diventa ogni settimana una tangibile realtà, per dire basta a alla distruzione e sfruttamento della nostra patria, i patrioti hanno deciso di svegliare i dormienti dall’incantesimo euro-atlantista.

Di Daniele Manin

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