06 Giugno 2024
fonte: Twitter
Mentre Stoltenberg getta acqua sul fuoco dopo le dichiarazioni delle ultime settimane, dal Cremlino arriva l'ennesimo avvertimento: "L'uso da parte di Kiev di missili di Paesi Nato nei bombardamenti sulla Russia non rimarrà senza conseguenze per l'Occidente". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, definendo "molto importante" la dichiarazione fatta ieri dal presidente Vladimir Putin sulla risposta asimmetrica di Mosca, che fornirà missili a parti terze per colpire "obiettivi sensibili" dei Paesi Nato. Ma "ovviamente la Russia non precisa a chi verranno dati questi missili", ha aggiunto Peskov.
“La Nato si sta avvicinando a una guerra” che l'Ungheria “non vuole”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto. “Siamo stati molto chiari sul fatto che non parteciperemo a tali azioni” ha detto durante un incontro con la stampa organizzato a margine del Forum economico internazionale di San Pietroburgo. “Non parteciperemo alle consegne di armi, né all'addestramento dei soldati ucraini, né al finanziamento della guerra", ha precisato il ministro ungherese.
"Non vediamo alcun pericolo di un attacco imminente contro qualsiasi alleato Nato. Questa idea che ci sia una sorta di conto alla rovescia verso la prossima guerra è sbagliata. La Nato è qui per evitare che ciò accada, lo facciamo da 75 anni". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg parlando in conferenza stampa a Helsinki e rispondendo a una domanda su un possibile attacco russo. "La Russia ora è già preoccupata dalla guerra in Ucraina. In realtà hanno spostato molte forze dalle vicinanze della Finlandia e dei Paesi settentrionali verso l'Ucraina".
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