13 Febbraio 2024
Hamas ha annunciato su Telegram la morte di 3 degli 8 ostaggi israeliani di cui due giorni fa aveva fatto sapere che erano stati feriti nei "barbari attacchi sionisti sulla Striscia di Gaza". L'organizzazione ha infatti spiegato che 3 prigionieri israeliani sono rimasti uccisi sotto le bombe e i raid del proprio esercito, ora attivo più che mai nella zona di Gaza, nonostante da settimane si parli di una possibile tregua tra le parti.
Le Brigate Qassam, ala militare di Hamas, hanno aggiunto che più tardi diffonderanno i nomi e le foto dei morti, "e il destino degli altri feriti sarà chiaro".
Intanto Biden, dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania, si è espresso sulla situazione: "La grande operazione militare di Israele a Rafah non può procedere senza un piano credibile per proteggere oltre un milione di civili. Gli Stati Uniti stanno lavorando ad una tregua tra Israele e Hamas di almeno sei settimane".
Un accordo tra Israele e Hamas sugli ostaggi resta "possibile" e avrebbe "enormi" vantaggi: lo afferma il Dipartimento di Stato americano. Gli Stati Uniti continuano a ribadire di non sostenere "un cessate il fuoco generale a Gaza": queste invece le parole del portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana in un briefing con la stampa. "Vogliamo che la guerra finisca, ma quello che serve ora è una tregua umanitaria", ha sottolineato il funzionario della Casa Bianca.
La prospettiva di una "vera" offensiva da parte dell'esercito israeliano a Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza, dove centinaia di migliaia di palestinesi sono rifugiati, è "terrificante". Lo ha affermato l'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Volker Türk. "Considerando la carneficina che ha avuto luogo finora a Gaza, possiamo immaginare perfettamente cosa accadrà a Rafah", ha precisato Türk in una nota.
Il procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan ha espresso oggi profonda preoccupazione per una possibile offensiva di terra israeliana a Rafah, avvertendo che chiunque violi il diritto internazionale sarà ritenuto responsabile. "Sono profondamente preoccupato per il bombardamento segnalato e la potenziale incursione di terra da parte delle forze israeliane a Rafah", ha precisato Khan.
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