22 Gennaio 2024
Von der Leyen e Bourla, fonte: imagoeconomica
Nella stessa giornata in cui la presidente della Commissione europea, von der Leyen, si esibiva a Davos ammonendo il World Economic Forum sull'inarrestabile pericolo rappresentato dalla disinformazione, i parlamentari europei hanno deliberato per mantenere riservati i dettagli del contratto stipulato tra la Commissione, Pfizer e Moderna riguardo i vaccini Covid.
L'Europarlamento ha sottolineato la "mala amministrazione", ma ha ugualmente deciso di bocciare due proposte dei conservatori che miravano a spingere la Commissione a tirar fuori il testo degli sms tra von der Leyen e Bourla.
Con un voto di 254-349 che ha vanificato il tentativo di introdurre maggiore trasparenza, il fronte dei socialisti con quello dei liberali, ha deciso di oscurare le informazioni contrattuali. Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione europea, ha concluso segretamente un affare riguardo i vaccini Covid con la Pfizer del CEO Albert Bourla, generando ingenti profitti per la casa farmaceutica.
Molte denunce sono state depositate in questi anni contro Ursula von der Leyen per le modalità in cui lei stessa ha sottoscritto questi contratti. Da notare che molte di queste contrattazioni furono confermate tramite brevi messaggi da parte della presidente stessa, ma "curiosamente", tali messaggi sono ora irrintracciabili, forse misteriosamente cancellati proprio dalla presidente della Commissione, in modo del tutto “accidentale”.
L’eurodeputato Mislav Kolakusic, vero paladino, insieme ad alti 10 deputati di questa vicenda depositò al Parlamento Europeo una denuncia penale diretta proprio contro Ursula von der Leyen per la vicenda dei contratti firmati attraverso sms.
La vicenda del contratto UE-Pfizer, ribattezzata "PfizerGate" dai media europei, ha consentito a Pfizer di assumersi un presunto “rischio zero” per danni da vaccino Covid attraverso una negoziazione clandestina che ha arricchito la gigante farmaceutica.
I contratti precedenti di Pfizer rivelavano come i governi abbiano di fatto rinunciato ai diritti legali dei propri cittadini in cambio dell'accesso al siero.
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