15 Giugno 2023
La CIA aveva messo in guardia l'Ucraina sul tentativo di attaccare il Nord Stream. Il piano di Kiev per far saltare i gasdotti è salito alla ribalta qualche giorno fa tramite un documento condiviso a giugno 2022 dall'intelligence militare olandese Mivd con la CIA, e tornato a galla nell’ondata di leak diffusi su Discord dalla talpa Jack Teixeira. A fare le nuove rivelazioni stavolta è il Wall Street Journal che sostiene come l'intelligence statunitense avesse riferito a Kiev dal guardarsi bene nel portare avanti il maxi-sabotaggio alle condutture andato in scena lo scorso 26 settembre.
Pista ucraina che, stanno alle indagini tedesche ed alle rivelazioni dagli Usa, prende consistentemente forma. Quando la CIA venne in possesso del documento recapitatogli dal Mivd, che a sua volta ne era venuta a conoscenza tramite un informatore ucraino, l'intelligence si spese per provare a convincere Kiev a non portare avanti il tentativo di sabotaggio.
Questo, che doveva svolgersi subito dopo un'esercitazione Nato nel Mar Baltico, conclusasi il 17 giugno, è stato rimandato a settembre. Nel testo c'era scritto che il massimo capo militare ucraino, il generale Valeri Zaluzhny, sarebbe stato il vero e proprio capo dell'operazione, condotta da un piccolo gruppo di sommozzatori che doveva munirsi di uno yacht o una barca a vela. In questo caso il pensiero allo yacht Andromeda è istintivo.
Non c'è ancora la certezza che siano stati gli ucraini ovviamente. Il presidente Zelensky respinge la tesi sul fatto che l'operazione di sabotaggio sia partita dal suo Paese, dichiarando: "Sono il presidente e do ordini di conseguenza. L'Ucraina non ha fatto nulla del genere. Non mi comporterei mai in questo modo".
Le ricostruzioni si sprecano di mese in mese. La più importante forse, anche perché la più dettagliata, è quella del premio Pulitzer Seymour Hersh che sostenne come proprio gli Stati Uniti con l'aiuto della Norvegia avessero messo in atto un piano per l'esplosione, servendosi di ordigni C4.
Nella nuova indiscrezione del quotidiano statunitense si cita l'intelligence olandese, la quale era venuta a sapere che dei sabotatori ucraini stavano cercando di affittare una barca sulla costa del Mar Baltico e volevano usare subacquei per piantare esplosivo lungo i gasdotti. Una pista che ricondurrebbe all'indagine che sta portando avanti la Germania.
L'inchiesta portata avanti dalla Germania non è più un segreto. La procura tedesca sta infatti indagando sul presunto gruppo "pro-Ucraina" partito dal porto di Rugen dopo aver affittato lo yacht Andromeda, col chiaro obiettivo di piazzare l'esplosivo raccolto a Wik, una città affacciata sul Mar Baltico, sotto i gasdotti. Sei i membri dell'equipaggio, due di questi avevano con se passaporti bulgari falsi ed un terzo, il principale sospettato, rumeno.
La polizia tedesca ha anche effettuato un blitz a casa dell'ex fidanzata, per prelevare il dna del figlio in modo da metterlo a confronto con quello trovato all'interno dell'imbarcazione.
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