07 Giugno 2023
Casa Bianca e CIA sapevano dell'imminente attentato al gasdotto Nord Stream 1 e 2 dello scorso 26 settembre da tre mesi in anticipo, precisamente giugno 2022. È questa l'ultima rivelazione che arriva dagli Usa ed in particolare dal Washington Post che ha fornito ulteriori dettagli relativi al sabotaggio delle infrastrutture. Pista ucraina che sembra ormai, nonostante le ricostruzioni dettagliate del premio Pulitzer Seymour Hersh sul coinvolgimento di Usa e Norvegia, la più battuta. Anche dalla Germania che sta portando avanti un'indagine. Silenzio tombale per il momento sia da Washington che dagli 007.
Un attacco in incognito condotto ai gasdotti che trasportano gas dalla Russia alla Germania passando per l'Europa. Il quotidiano cita un documento d’intelligence condiviso all’epoca da un Paese europeo con la CIA e tornato a galla nell’ondata di leak diffusi su Discord dalla talpa Jack Teixeira. L'agenzia di intelligence ricevette il materiale da un Paese il cui nome è ancora ignoto, a sua volta informato dai fatti da un ucraino.
Uno dei partecipanti alla chat ha diffuso un documento nel quale si scopre il coinvolgimento ucraino sul caso delle esplosioni, la più grande prova in essere dallo scorso settembre 2022.
Il contenuto del rapporto è stato confermato da fonti del settore di diversi Paesi. All'interno vi sono dettagli specifici sull'attentato che stavano per compiere gli ucraini, il numero delle forze da coinvolgere ed i metodi utilizzati. Questo dimostrerebbe come la Casa Bianca abbia informazioni di primo piano sul caso da circa un anno. Dopotutto Biden lo scorso febbraio, prima dello scoppio della guerra, aveva messo nel mirino proprio il Nord Stream minacciando un'interruzione qualora Putin fosse passato ai fatti.
I dettagli forniti nel rapporto somigliano molto a delle coincidenze avvenute nei pressi dei gasdotti fatti saltare lo scorso 26 settembre. Sul caso sta portando avanti un'indagine la Germania. Indagine già molto avanti in quanto si sarebbe arrivati all'identikit dei sei presunti membri dell'equipaggio dell'Andromeda, lo yacht utilizzato dal gruppo "pro-Ucraina" e ad uno in particolare: un ucraino attualmente in servizio che con un passaporto rumeno riuscì ad arrivare indisturbato nelle zona dei gasdotti.
Pochi giorni fa la polizia ha portato avanti una perquisizione nella casa dell'ex fidanzata per prelevare il dna del figlio e scoprire se combacia con il 26enne. Il quotidiano statunitense sottolinea che come all'interno delle pareti dove operano funzionari di governi e intelligence occidentale vi sia massimo riserbo, per non dire censura. "Non parliamo del Nord Stream", è il tacito accordo tra le parti.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia