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Germania, si dimette la Ministra della Difesa Lambrecht: nessuna strategia per l'invio delle armi a Kiev

A solo 4 giorni dal vertice NATO a Ramstein la ministra per la Difesa della Germania rassegna le dimissioni. Il cancelliere Scholz ora deve decidere in fretta

16 Gennaio 2023

Ministra della Difesa tedesca Christine Lambrecht si dimette tra gaffe e critiche

fonte: profilo ufficiale Facebook Christine Lambrecht

Christine Lambrecht firma le sue dimissioni da ministra della Difesa in Germania a soli quattro giorni dal vertice NATO sulle armi in favore dell'Ucraina. Ancora non si sa chi potrebbe succederle.

Lambrecht si dimette da ministra della Difesa

Christine Lambrecht è un'esponente del Partito Socialdemocratico (Spd) di 57 anni in carica da un anno come ministro della Difesa. Aveva occupato il ruolo di ministra per la Giustizia e della Famiglia sotto Angela Merkel. Oggi si è ufficialmente dimessa dal suo incarico, con il vertice NATO a Ramstein in programma il 20 di gennaio.

Tra solo quattro giorni, quindi, avrebbe dovuto discutere con gli Alleati la sua strategia di aiuti all'Ucraina che avrebbe compreso, teoricamente, anche armamenti pesanti. Avrebbe dovuto coordinarsi con gli altri per quanti e quali carri armati (in particolare i Leopard 2), scudi aerei, missili e velivoli mandare. Invece, si è dimessa. Senza lasciare nessun piano.

Nella nota ufficiale scrive: "L'attenzione dei media, che da mesi si concentra sulla mia persona, difficilmente consente di riferire e discutere in modo obiettivo dei militari, della Bundeswehr [l'esercito tedesco, ndt]e delle decisioni di politica di sicurezza nell'interesse dei cittadini tedeschi". 

Ministero della Difesa tedesco vacante

Le dimissioni della ministra, in realtà, ce le si aspettava. Molti addirittura le auspicavano. In Germania aveva ricevuto molte critiche, sia dall'interno che dall'esterno, per la sua inadeguatezza. Qualcuno la attaccava di essere finita in quel ministero per caso, nonostante la situazione storica eccezionale. Per Lambrecht erano stati stanziati 100 miliardi di euro per il riarmo della Germania, cioè l'occasione modernizzare la Bundeswehr. In verità ha spedito le armi in Ucraina, lasciando il suo esercito impoverito. 

Quando è comparso il suo video di fine anno in una piazza con dietro i fuochi d'artificio, macabra analogia con i missili della guerra, è stata coperta da un'ondata di polemiche. Dire che il conflitto in Ucraina ha portato "molte esperienze speciali" e offerto la possibilità di "molti incontri con persone meravigliose e interessanti" è sembrato a molti fuoriluogo. 

La deputata della Cdu, Serap Guler, aveva sottolineato come "ogni minuto in più in cui il cancelliere la tiene al governo danneggia ulteriormente la reputazione internazionale del Paese". Scholz, da queste dimissioni, non ottiene solo un esecutivo indebolito, ma anche uno schiaffo personale. Era stato lui a proporla come ministra della Difesa, l'ha difesa fino all'ultimo minuto e, infine, non le ha rimosso l'incarico.

Quando Lambrecht parla di attacchi personali si riferisce alle diverse gaffe coperte dai media. Come quando si è mostrata entusiasta per l'invio di 5mila caschi in Ucraina mentre Zelensky chiedeva armi pesanti, oppure quando ha usato l'elicottero di servizio per portare il figlio in vacanza a Sylt. 

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