29 Novembre 2022
Twitter: Edourdooo
La prima mossa della Russia all'indomani delle parole del Papa nella rivista "America" in cui punta il dito contro lo "Stato russo invasore" non si è fatta attendere. Quest'oggi Alexander Avdeev, vale a dire l'ambasciatore russo presso il Vaticano ha protestato per le parole di Papa Francesco sulla "crudeltà" delle truppe russe in Ucraina. Dopo che già ieri Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri aveva parlato di "perversione della verità".
"Ho espresso indignazione per tali insinuazioni e sottolineato che niente può far vacillare la coesione e l’unità del popolo multinazionale russo", ha dichiarato Avdeev a Ria Novosti. Nella sua ultima intervista il Pontefice aveva detto: "Quando parlo dell’Ucraina, parlo di un popolo martoriato, perché ho molte informazioni sulla crudeltà delle truppe che entrano. In genere, i più crudeli sono forse quelli che sono della Russia ma non sono della tradizione russa, come i ceceni, i buriati e così via. Certamente, chi invade è lo Stato russo". Schierandosi palesemente a fianco dell'Ucraina come mai aveva fatto in questi mesi, preferendo restare neutro.
Poi nella stessa intervista la precisazione che "se viaggio vado a Mosca e a Kiev, non in un solo posto". Anche se dalla Russia fanno sapere che "i rapporti tra il Vaticano e la Chiesa ortodossa russa sono estremamente tesi". La Santa sede ha anche a più riprese cercato di aprire a dei negoziati accogliendo il placet di Mosca, con quest'ultima però che punta il dito verso Kiev, rea di non voler far nulla per il cessate il fuoco. "La diplomazia della Santa Sede si sta muovendo in questa direzione e, ovviamente, è sempre disposta a mediare".
Nella sua intervista Papa Francesco ha anche rivelato: "Il secondo giorno di guerra sono andato all’ambasciata russa [presso la Santa Sede], un gesto insolito perché il Papa non va mai in un’ambasciata. E lì ho detto all’ambasciatore di dire a Putin che ero disposto a viaggiare a condizione che mi concedesse una piccola finestra per negoziare. Lavrov, il ministro degli Esteri ad alto livello, ha risposto con una lettera molto carina dalla quale ho capito che per il momento non era necessario".
Di Ivan Vito
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