Putin, Sanzioni contro la Russia più lente dopo riapertura gas e i corridoi del grano
Putin aveva ragione: "L'Europa non potrebbe resistere più di sei mesi", a vincere la guerra economica è stata Mosca: le sanzioni sono state alleggerite dopo la riapertura del gas e corridoi del grano
Sanzioni: l'amministratore delegato Naftogaz "Germania e usa temono recessione"
L'amministratore delegato della multinazionale UcrainaNaftogaz,Yury Vitrenkoaveva infatti detto appena 10 giorni fa che laGermaniae gliStati Uniti d'Americahanno dimostrato di non saper rinunciare alla propria economia in favore di questa guerra poiché hanno deciso di cedere sulle sanzioni. In particolare accedere è stata laGermaniache, di fronte ad una manutenzione del gasdotto già annunciata in precedenza e che sarebbe durata almeno 10 giorni, dal 10 al 21 luglio, giorno in cui l'azienda russa del gas ha mantenuto le promesse e riaperto i rubinetti. L'arresto del gas all'interno dell'arteria delNord streamè stata però presentata dei paesi occidentali come uno "strangolamento lento": prima la riduzione del 50% il 15 giugno, la motivazione in quel caso era il deterioramento delle tubature. Poi laturbina mandata in manutenzione inCanadache non arrivava più e che poi è stata inviata agli inizi di luglio dopo una lunga trattativa traSiemense il governoTrudeaut.
Sanzioni, Vitrenko: "Putin sa che il ricatto funziona"
AKievnon sono contenti e infattiYury Vitrenkoammette che "Putinsa che ricattare funziona. E quindi aspettiamoci altri ricatti".
La riapertura dei porti ucraini ha generato un contestuale alleggerimento di alcune sanzioni finanziarie, e così "laRussiapotrà vendere il grano in tutto il mondo e anche i fertilizzanti in modo più semplice", aggiunge l'amministratore delegato dellaNaftogaz. A restare fuori da tutto questo gioco è sicuramente l'occidente visto cheMoscasta già lavorando a un sistema di pagamenti integrato con laCinae l'Indiaoltre che un'agenzia di rating tutta asiatica.
Il flusso di petrolio dopo dieci giorni è ripreso a livelli più elevati anche da parte diRosneft, che però ha intensificato la vendita di petrolio ai paesi terzi che dovrebbero poi venderla all'Europaprobabilmente facendo pure un bel po' di arbitraggio, cioè comprandola ad un prezzo dallaRussiarivendendola a prezzo maggiorato a noi. Nonostante ciò la benzina sia tornata sotto i due euro al litro e questo è sicuramente un passo avanti ed è un segnale di un qualche progresso in termini di conflitto internazionale e sicuramente l'allentamento delle sanzioni c'entra non poco.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.