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Norvegia, 80 contagi Covid dopo una cena a Oslo: la maggior parte era già vaccinata

Sono almeno 80 i contagi da Covid-19 registrati dopo una cena tenutasi a Oslo, in Norvegia: quasi tutti gli infetti erano già stati vaccinati

15 Dicembre 2021

Norvegia, 80 contagi Covid dopo una cena a Oslo: la maggior parte era già vaccinata

fonte: Twitter @nypost

Prosegue l'ondata di nuovi casi Covid-19 in Norvegia, dove nei giorni scorsi circa 80 persone sono rimaste contagiate dopo aver partecipato a una cena in un ristorante di Oslo. Il ricevimento pre natalizio, con 111 commensali, si è tenuto nel quartiere Aker Brygge della capitale norvegese e secondo la stampa locale almeno 17 positività sarebbero riconducili alla variante Omicron. È stato inoltre sottolineato come la maggior parte dei partecipanti alla cena fossero persone giovani che avevano già ricevuto il vaccino.

Norvegia, 80 contagi Covid dopo una cena a Oslo

L'indagine clinica sul focolaio è stata eseguita dal Norwegian Institute of Public Health, che ha rilevato come almeno il 73% delle persone presenti alla cena sia stato poi contagiato dal Covid. In 17 tamponi effettuati è stata inoltre rilevata la presenza della variante Omicron, che proprio in Norvegia si sta diffondendo a grande velocità. Sempre secondo l'istituto, da qui a pochi giorni Omicron potrebbe diventare la variante dominante nel paese, soppiantando definitivamente la Delta.

La maggior parte dei partecipanti alla cena pre natalizia aveva un'età compresa tra i 30 e i 50 anni, e quasi tutti avevano fatto il vaccino anti Covid nel periodo tra maggio e novembre 2021. Due dettagli che secondo il professore dell'Imperial College di Londra Giorgio Gilestro "sono utili per calcolare non tanto la severità dei sintomi ma la capacità del virus di girare in ambienti reali e di stimare l'attack rate, cioè quante persone si infettano viste condizioni favorevoli al contagio". È da precisare inoltre come degli 80 contagiati nessuno sia stato ricoverato in ospedale e quasi tutti abbiano invece manifestato sintomi come febbre, tosse, mal di gola e mal di testa.

Quasi tutti i contagiati erano vaccinati

Secondo Gilestro infatti: "Considerando che erano quasi tutti vaccinati e giovani, i numeri non sono incoraggianti. Altri 60 che capitavano al ristorante per caso si sono anche infettati. Mi aspetto protezione dai sintomi più severi ma il virus ha il potenziale di infettare i vaccinati e quindi un ha bacino di suscettibili 10 volte più alto di Delta. Se anche fosse più lieve, il rischio di mettere sotto stress il sistema sanitario esiste ed è il problema principale". Secondo questi risultati preliminari dunque, la variante Omicron avrebbe la capacità di aggirare la protezione vaccinale, anche se resta ancora non noti il grado di pericolosità dei sintomi.

Una situazione che appare critica soprattutto in Norvegia, dove lo scorso 13 dicembre il primo ministro Jonas Gahr Stoere ha varato un lockdown parziale per contenere l'impennata dei contagi: "Adesso la situazione è molto seria e pericolosa. Se non ci muoviamo subito con la massima durezza e decisione, rischiamo di arrivare a un numero di contagi quotidiani tra i 90mila e i 300 mila in gennaio".

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