23 Agosto 2021
Diversi giovani in Aghanistan sarebbero stati frustati dai Talebani perché indossavano i jeans. É questa l'incredibile denuncia pubblicata su Facebook da un un ragazzo afgano e riportata oggi dal quotidiano britannico Daily Telegraph. Mentre si trovava a Kabul, la capitale, e stava camminando, lui e i suoi amici - racconta sul suo profilo social - sono stati fermati da alcuni miliziani che li hanno accusati di "non rispettare l'Islam" poichè indossavano quel tipo di pantalone. Secondo la testimonianza, due di questi sono riusciti a scappare, mentre gli altri sono stati picchiati, frustati sul collo e minacciati con una pistola.
Ma non sono solo i giovani ragazzi quelli che sembrano essere presi di mira dai Talebani. Anche le femmine, stando alle testimonianze choc, sarebbero tenute d'occhio dai miliziani che lo scorso 15 agosto hanno preso il comando di Kabul. "Alcune donne di Pangea sono state picchiate dai talebani", scrive su Instagram la Onlus milanese che si occupa di assistenza umanitaria in Afghanistan. "Vedere le foto con i loro lividi è stato straziante. I bambini hanno assistito a scene di violenza inaudita e sono molto spaventati", continua Pangea, diffondendo le immagini dell'arrivo all'alba delle attiviste e delle loro famiglie a Kabul.
"Da venerdì Pangea - si legge sul post - lavora senza sosta per aiutare le colleghe di Kabul e le loro famiglie a raggiungere l'aeroporto. Sono stati giorni difficili. Le donne dello staff di Pangea e le loro famiglie sono rimaste intrappolate nella folla per ore, senza acqua, anche con bambini piccolissimi tra le braccia", concludono.
Intanto, mentre continua il caos nel Paese, in vista dell'incontro virtuale dei leader del G7, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel parla degli sviluppi dell'Afghanistan con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e ribadisce che "è importante completare l'evacuazione dei cittadini dell'Unione europea, del personale locale e delle famiglie", si legge sul suo profilo Twitter. "I diritti degli afgani, in particolare delle donne e delle ragazze, resteranno la nostra preoccupazione principale: tutti gli strumenti dell'Ue per sostenerli devono essere usati", conclude.
Dall'altra parte i Talebani fanno sapere di essere pronti a reagire. "Non ci sarà alcun governo finché ci saranno soldati statunitensi nel Paese", affermano. A queste parole risponde Ali Nazary, capo delle relazioni estere per il Fronte di resistenza nazionale dell'Afghanistan, che dice: "In Panshir la resistenza anti-talebani può contare su migliaia di persone pronte a combattere".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia