28 Gennaio 2025
Mediobanca, il consiglio di amministrazione riunitosi in data odierna ha bocciato l'Ops di Mps ritenendola "ostile, priva di razionale industriale e dannosa per gli interessi della Banca". La nota diffusa da Mediobanca recita: "Si premette che l’Offerta non è stata concordata ed è da ritenersi ostile e contraria agli interessi di Mediobanca. Fermo restando che Mediobanca si esprimerà sull’Offerta con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge, sulla base dell'analisi del Comunicato il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ritiene l’Offerta priva di razionale industriale e finanziario, e dunque distruttiva di valore per Mediobanca."
L’OPS lanciata da Mps, sostenuta dal governo e da azionisti come Delfin e il gruppo Caltagirone, mirava a creare un nuovo campione nazionale nel panorama bancario italiano attraverso l’unione con Mediobanca. L’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, aveva descritto l’operazione come strategica e innovativa, assicurando che non avrebbe comportato esuberi e che avrebbe generato valore grazie a significative sinergie operative. Tuttavia, il consiglio di amministrazione di Mediobanca ha respinto l’offerta, giudicandola ostile, priva di razionale industriale e finanziario, e potenzialmente distruttiva di valore per la banca.
Mps cede in borsa a 6,2 euro (-10,5%) dopo i downgrade di Citi e Deutsche Bank, che declassano il titolo per le incertezze sull’Ops su Mediobanca, ritenuta ostile e distruttiva di valore. Il consiglio di Mediobanca boccia l’offerta, con il titolo che perde il 3,15%, scendendo a 15,98 euro, vicino al prezzo implicito dell’Ops (15,992 euro). Citi passa il rating di Mps da "buy" a "neutral" (target a 6,35 euro), mentre Deutsche Bank lo riduce da "buy" a "hold" (target a 7,50 euro), segnalando i rischi strategici dell’operazione.
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