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Ponte sullo Stretto di Messina, le opzioni realizzazione: da quello a campata unica a quello sottomarino

Il Ponte sullo Stretto è la storia di un'opera che ha visto molte ipotesi di realizzazione: per Conte doveva essere sottomarino ma tutti i progetti avanzati dal 1969 prevedevano il Ponte a campata unica

17 Agosto 2022

Ponte sullo Stretto di Messina, le opzioni realizzazione: da quello a campata unica a quello sottomarino
La questione del Ponte sullo Stretto è una costante della storia italiana e viene periodicamente rievocato dai governi che si succedono. Mai nessuno è riuscito però a spuntarla, nemmeno Mario Draghi che se la vista a bocciare proprio il 3 agosto.
Una sorta di mission impossible a cui nessuno riesce a mettere la parola fine, ma secondo i rumors che circolano in ambienti di centro-destra, ci sarebbe già un programma top secret che vedrebbe proprio la squadra genovese nuovamente candidata per la realizzazione della più grande opera di tutti i tempi.
Il ponte sullo stretto che avrebbe dovuto unire l'Italia, potrebbe finire per dividerla dato che il rumors è emerso recentemente in ambienti di centro-destra vedrebbe proprio una pressione sulla realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina che verrebbe nuovamente tirato in ballo dopo le elezioni del 25 settembre 2022. Forse per questo ad agosto draghi attentato di riesumare il progetto più volte bocciato anche dalla corte dei Conti perché ha quasi triplicato i suoi costi nel giro di pochi anni? Che cosa accadrà dopo il 25 settembre? Quali sono le proposte che sono state portate avanti?

Ponte sullo Stretto di Messina, per Giuseppe Conte deve essere sommerso

Giuseppe Conte aveva provato a recuperare questa grande opera cambiandone totalmente Il progetto punto e cioè aveva ipotizzato di poter costruirlo sott'acqua per limitare gli eventi sismici. Eppure anche quel progetto non trovò l'approvazione degli ingegneri e dei più grandi architetti che vi avevano lavorato fino a questo momento. Sicuramente Messina È una delle città più sismiche d'Italia che ancora giace sulle macerie del terremoto del 1908.
L'idea per Giuseppe Conte quindi era quella di recuperare il progetto che aveva causato molte difficoltà anche soprattutto per quanto concerne lo studio di fattibilità, oltre ad aver avuto la bocciatura da parte della corte dei Conti. L'idea era quella di far studi idrogeologici e morfologici per poter considerare l'idea di creare una galleria sott'acqua al posto del ponte sullo stretto.
Una sorta di tunnel sotto la Manica che collega la Francia e la Gran Bretagna. Del resto anche il tunnel della Manica nasce per la incapacità di realizzare un ponte che potesse collegare il vecchio continente al Regno Unito.

Ponte sullo Stretto di Messina: quello a campata unica (progetto Nervi 1960)

Dopo aver lanciato la palla però l'ex presidente del consiglio Conte dovette ammettere che non erano presenti le condizioni necessarie per la sua realizzazione. Tuttavia il sogno di un ponte di Messina sotterraneo gli sembrava proprio un miracolo di ingegneria, magari anche sottomarino.
Il progetto non fu messo nero su bianco anche perché prima, come disse lo stesso premier Conte, bisognava realizzare l'alta velocità.
Ma prima di tutto bisognava tirare le somme anche sul perché il progetto originario che prendeva le mosse dal progetto Nervi del 1960 e che sarebbe costato (stime 2003, n.d.r.) solo 3,8 miliardi di euro, poi diventarono 4,88 nel 2005, 6,3 miliardi nel 2009 e nel 2011 aumentarono a  8,5? La Corte dei Conti bloccò dunque nuovamente i lavori e l'azienda che si era aggiudicata l'appalto da Ponte sullo Stretto SPA, la Eurolink Impregilo (oggi fusa nel gruppo We Build Group) ottenne poi, molto tempo dopo, l'appalto del Ponte di Genova realizzato in tempi record (rispetto a quelli concessi dalla burocrazia italiana n.d.r.).
I vari progetti a campata unica che venivano proposti seguivano quasi tutti il progetto Nervi: una campata di 3 km con quattro piloni alti 392 metri, due per sponda, ben distanziati per sostenere i cavi di sospensione, disposti su piani inclinati, ravvicinati al centro.
Seguiì il progetto Musumeci che non venne tenuto in debita considerazione e poi, finalmente il progetto approvato sia nel 2005 che nel 2011 e che è quello nel modello in 3D che conosciamo oggi.

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