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Assegno unico, da 50 a 180 euro: maggiorazioni per il terzo figlio

L'assegno unico 2022 approvato dal governo andrà da un minimo di 50 a un massimo di 180 euro per ogni figlio, con possibili maggiorazioni se entrambi i genitori lavorano.

05 Novembre 2021

Assegno unico, da 50 a 180 euro: maggiorazioni per il terzo figlio

fonte: Twitter @cop26 [https://twitter.com/Adnkronos/status/1375465649493975040/photo/1]

In attesa della sua approvazione definitiva sono già state divulgate le caratteristiche dell'assegno unico per il figli 2022. Questi nuovi cambiamenti sono infatti previsti dalla Legge delega n° 46 del 1 aprile 2021, necessitando di un apposito decreto attuativo al fine di poter fare entrare il provvedimento a regime a partire dal prossimo anno. Una volta approvato l'assegno unico sarà valido da marzo del 2022 a marzo del 2023, con le domande che potranno essere presentate già a partire dal mese di gennaio del prossimo anno.

Assegno unico, da 50 a 180 euro per ogni figlio

Stando a quanto dalle informazioni trapelate l'importo dell'assegno unico per il 2022 - calcolato sulla base dell'Isee e del reddito - andrà da un minimo di 50 a un massimo 180 euro per ogni figlio. Previste anche delle maggiorazioni nel caso entrambi i genitori lavorino o in caso di nascita di un terzo figlio. In quest'ultima circostanza l'assegno potrà arrivare a un massimo di 260 euro per ogni figlio. Il bonus previsto in caso di genitori entrambi impegnati sul posto di lavoro è stato espressamente voluto dalla ministra della Famiglia Elena Bonetti, come incentivo all'occupazione femminile.

Le domande per l'erogazione dell'assegno potranno essere presentata a partire dal prossimo gennaio, in modo da riceverlo dal mese di marzo. Si tratta di una modalità pensata per poter consentire alle famiglie di avere il tempo sufficiente per presentare l'Isee aggiornato all'anno precedente. Per chi invece deciderà di non presentare l'Isee l'assegno sarà calcolato sulla soglia minima di 50 euro per figlio, la stessa destinata ai redditi più alti. Un'erogazione che avverrà in automatico come spiegano fonti ministeriali.

Metà delle famiglie riceverà la quota massima dell'assegno unico

Sulla base dei dati Istat, ad avere diritto alla soglia massima dell'assegno unico sarà circa la metà delle famiglie italiane, vale a dire quelle che hanno un Isee fino a 15mila euro. Complessivamente la misura dell'assegno unico potrà contare su 20 miliardi di dotazione finanziaria, di cui 14 recuperati dallo smantellamento delle vecchie misure a favore della famiglia e altri 6 presenti come dotazione aggiuntiva. Secondo i calcoli del governo, si tratta di una quantità di denaro sufficiente a garantire l'universalità della misura.

Nel giorni scorsi tuttavia, il Forum delle associazioni familiari ha avanzati alcuni timori sull'effettiva efficacia della misura, paventando un "effetto distorsivo" causato dalla strutturazione dell'assegno unico su criteri di equità verticale. Secondo il Forum infatti, la misura "ignorerà ai fini della determinazione del carico fiscale qualsiasi criterio di equità orizzontale, che considera quante persone vivono con quel reddito prodotto".

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