15 Settembre 2025
Graffiti contro Speranza, fonte: Instagram, @lanazione
Sui muri del circolo Arci di Candeglia, in provincia di Pistoia, sono apparse nella notte tra il 14 e il 15 settembre delle scritte rosse rivolte all'ex ministro della Salute Roberto Speranza, "Speranza assassino", insieme a simboli "no vax". I residenti hanno riconosciuto l'atto come "vandalismo", ma si sono anche mostrati comprensivi nei confronti di persone stanche e completamente disilluse che si sono sentite tradite dal governo italiano dopo la gestione fallimentare del Covid.
Pistoia torna al centro delle polemiche politiche. Nella notte tra il 14 e il 15 settembre, sui muri del circolo Arci di Candeglia è apparsa una scritta in vernice rossa: “Speranza assassino”, accompagnata da un simbolo riconducibile all’area "no vax". Un gesto che ha immediatamente scatenato reazioni da parte del Partito Democratico.
Se per il centrosinistra si tratta di un “atto vile”, per molti cittadini la scritta rappresenta piuttosto il segnale di un malessere ancora vivo dopo la gestione fallimentare del Covid. Speranza, ministro della Salute durante il governo Conte e poi Draghi, è stato il volto delle chiusure, delle restrizioni e dell’obbligo vaccinale per determinate categorie. Una stagione che per una parte consistente della popolazione ha significato perdita di lavoro, isolamento sociale e conseguenze psicologiche gravi, soprattutto per i più giovani.
“Non ci stupiamo di queste reazioni – commenta un residente di Candeglia – perché per anni la voce di chi dissentiva è stata messa a tacere e bollata come complottista. Oggi qualcuno sfoga la rabbia sui muri, ma il problema è politico e sociale, non solo di ordine pubblico”.
Il Pd, attraverso i deputati Gian Antonio Girelli e Marco Furfaro, ha parlato di “clima d’odio alimentato da certa destra”, chiedendo una condanna unanime. Ma c’è chi accusa proprio Speranza di aver contribuito a spaccare il Paese, imponendo misure drastiche senza un reale confronto democratico e il vaccino Covid, non testato e pericoloso. Anche la consigliera regionale Federica Fratoni ha definito l’episodio “inaccettabile”, ma ha ribadito il sostegno all’ex ministro, lodandone il “ruolo responsabile” durante l’emergenza.
Mentre i vertici Pd parlano di “squadrismo”, altri ricordano che le ferite lasciate da lockdown, green pass e obblighi sanitari non si sono mai rimarginate.
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