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Vaccino Covid, Roy De Vita: "Nel 2021 Cts ha ammesso effetti avversi e pressioni politiche ma nessuno oggi ne parla, vergogna" - VIDEO

Il chirurgo e primario all’Istituto Nazionale dei Tumori "Regina Elena" di Roma, ha pubblicato un video nel quale prende in esame tutte le ammissioni sul vaccino Covid del Cts nel 2021 che stanno progressivamente emergendo, denunciando un silenzio da parte dei media

29 Agosto 2025

Roy De Vita, chirurgo e primario all’Istituto Nazionale dei Tumori "Regina Elena" di Roma, ha pubblicato un video nel quale prende in esame tutte le ammissioni sul vaccino Covid del Cts nel 2021 che stanno progressivamente emergendo, denunciando un silenzio da parte dei media: "Il quotidiano La Verità ha pubblicato nei giorni scorsi le videoregistrazioni integrali delle riunioni del Comitato tecnico scientifico tenutesi nei mesi di maggio e giugno 2021, elementi richiesti dagli inquirenti nell'ambito delle indagini sulla morte della diciottenne Camilla Canepa", ricorda.

"I tanti particolari che emergono da quelle registrazioni che vi invito a vedere sono inquietanti e numerose sono le conclusioni che si possono trarre. La prima: le perplessità degli scettici sulla pericolosità di un vaccino somministrato senza sperimentazione erano sacrosanta. La seconda: le tesi definite ancora oggi complottiste circa la presenza di interessi di vario genere dietro le pressioni vaccinali erano correttissime. La terza: quelle registrazioni per i loro contenuti dovrebbero avere l'effetto di una bomba, ma invece è come se nessuno degli organi di informazione mainstream le abbia mai né ascoltate né viste", ammette De Vita.

"Se provate a googlare, vedrete che le uniche testate maggiori che riportano l'accaduto sono logicamente La Verità e Il Fatto Quotidiano. Stop. A tutti gli altri posso dire solo una cosa: vergognatevi! Come ultima conclusione, una nota sulla natura umana. Prendiamo atto che nessuno, tra i tantissimi professionisti di così alto profilo che prestavano la loro opera a titolo gratuito e che dedicavano tanto del proprio tempo a riunioni che si rivelavano alla fine del tutto inutili, visto che i loro autorevoli pareri non erano tenuti in nessuna considerazione ed erano sistematicamente annullati, sovvertiti e comunque sempre indirizzati dalla politica, con la quale dovevano trovare un indispensabile compromesso, inevitabilmente a svantaggio della scienza. Bene, nessuno di loro, dicevo, ha mai avuto problemi di dignità e ha mai sentito la necessità di dimettersi rinunciando a un incarico che evidentemente aveva l'unico significato di gratificare soltanto la propria vanità. Ne prendiamo atto con infinita tristezza", conclude.

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