Domenica, 19 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Vaccino Covid, il TESTO del verbale Cts 7 giugno 2021, Abrignani e Palù: "Non è giusto inoculare i giovani, a morire può essere mia figlia"

Il verbale Cts del 7 giugno 2021 svela timori sui rischi AstraZeneca per i giovani, ma scelte condizionate da politica, contratti e gestione dell’immagine

26 Agosto 2025

Verbale Cts 7 giugno 2021

Verbale Cts 7 giugno 2021

È stato reso pubblico il documento completo riportante il testo integrale del Comitato Tecnico Scientifico del 7 giugno 2021, riunione in cui sono stati sollevati diversi dubbi sulla sicurezza del vaccino Covid, in particolare AstraZeneca, sulle persone under 60.

Dalla trascrizione della riunione, sono emerse soprattutto le obiezioni dei medici Sergio Abrignani e Giorgio Palù, con ogni probabilità in seguito agli effetti avversi che avevano colpito Camilla Canepa dopo l'inoculazione, morta poi tre giorni dopo: "Non è giusto vaccinare le persone giovani, a morire potrebbe essere nostra figlia".

Vaccino Covid, il TESTO del verbale Cts 7 giugno 2021, Abrignani e Palù: "Non è giusto inoculare i giovani, a morire può essere mia figlia"

Il verbale della riunione del Comitato Tecnico Scientifico (Cts) del 7 giugno 2021 apre uno squarcio sulle dinamiche interne che hanno accompagnato la campagna vaccinale italiana. Nelle trascrizioni emergono dubbi, paure e persino motivazioni morali, spesso non riportati nelle comunicazioni ufficiali.

Il tema centrale era la somministrazione del vaccino AstraZeneca ai giovani, dopo la morte di Camilla Canepa, la 18enne ligure deceduta per una trombosi cerebrale pochi giorni dopo aver partecipato a un “Astra Day”. Quel caso divenne immediatamente un simbolo, tanto che uno dei membri del CTS, Sergio Abrignani, pronunciò parole pesanti: "Io oggi lo sento come una cosa giusta dire agli under trenta almeno non dare questo vaccino… A me ha colpito ieri sta ragazza di diciott’anni ragazzi… poteva essere mia figlia". Il medico ha riconosciuto quindi che il rischio per i giovani esisteva davvero.

Allo stesso tempo, il verbale documenta come il Cts fosse stretto tra pressioni politiche, vincoli contrattuali e necessità di comunicazione: Locatelli parlò esplicitamente della necessità di evitareun messaggio disastroso per la campagna vaccinale”, mentre Rezza sottolineò che dal Ministero arrivavano richieste di non rallentare il piano.

Si discusse anche dell’uso della vaccinazione eterologa (mix tra AstraZeneca e Pfizer), pur riconoscendo che mancavano dati clinici solidi a supporto. Palù e Abrignani ammisero che si trattava di una sceltasperimentale”, ma che serviva per non bloccare il percorso vaccinale.

Il verbale del 7 giugno mette dunque in luce una contraddizione: in privato i membri del CTS riconoscevano rischi concreti per i più giovani, ma in pubblico veniva trasmesso un messaggio rassicurante, spesso dettato più dalla logica politica e logistica che da valutazioni sanitarie trasparenti.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x