11 Agosto 2025
Carlo Taormina ha depositato presso la Procura di Roma una nuova denuncia contro l’ex premier Giuseppe Conte, l’allora ministro della Salute Roberto Speranza e diversi scienziati. Le accuse riguardano errori che, secondo lui, avrebbero favorito la diffusione del Covid e causato migliaia di morti. Nel mirino anche la campagna vaccinale, accusata di essere stata di fatto obbligatoria e di aver contribuito all’espansione dell’epidemia. “Spero sia la volta buona”, afferma Taormina.
“Comunico ufficialmente che, prima di concedermi qualche giorno di relax per meglio riprendere a tutelare i cittadini dalle grinfie della giustizia italiana, ho depositato presso la Procura di Roma la denunzia contro l’avvocato del popolo Giuseppe Conte, nella sua qualità del tempo di presidente del consiglio, il ministro del tempo Roberto Speranza e tutti gli scienziati che fecero da supporto alle malefatte del periodo del Covid 19 per gli errori consumati nella gestione della pandemia, che si tradussero nella diffusione del contagio e che furono causa della uccisione di migliaia di cittadini nonostante il governo fosse a conoscenza da tempo ben precedente alla dichiarazione dello stato di emergenza effettuata dall’OMS il 31 gennaio 2020”, scrive l'avvocato Carlo Taormina in un post su Facebook.
L’esposto riguarda anche le “responsabilità delle stesse autorità e degli stessi scienziati per le morti provocate con la imposizione di fatto della vaccinazione obbligatoria con la falsa rappresentazione che il vaccino impedisse il contagio e che invece determinò la massima diffusione dell’epidemia”.
Taormina cita inoltre “i morti e gli effetti avversi derivati dalla vaccinazione avendola di fatto resa obbligatoria nella piena consapevolezza del loro verificarsi, come dimostrato da tutti o risultati della ricerca scientifica al punto che recentemente è stato ordinato il ritiro dal mercato dei vaccini Moderna e Pfizer, quelli inoculati alla cittadinanza italiana”.
L’avvocato ricorda di aver presentato un atto simile già nel 2020, archiviato dal Tribunale dei Ministri di Roma. “Ma recentemente – sottolinea – è intervenuta una sentenza delle sezioni unite della corte di cassazione che ha stabilito che le ragioni di quella archiviazione erano sbagliate e perciò ho presentato nuova denunzia sperando che sia la volta buona perché la vecchia denunzia sosteneva proprio quello che oggi affermano le sezioni unite e ciò significa che avevo ragione. Vi terrò informati. I delitti denunziati sono: epidemia colposa, omicidio plurimo colposo, lesioni gravi e gravissime colpose connesse a delitto perseguibile d’ufficio”.
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