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Presidio davanti al tribunale di Firenze, Balanzoni: "Durante il Covid i medici hanno usato Midazolam e morfina per uccidere le persone", avv. Taormina: "È omicidio volontario" - VIDEO

Ecco un report realizzato dal regista Paolo Cassina che racconta il presidio di giovedì 20 febbraio davanti al tribunale di Firenze. Per la prima volta tante associazioni diverse si sono unite per chiedere verità e giustizia sui "crimini della dittatura sanitaria"

24 Febbraio 2025

Ecco un report realizzato dal regista Paolo Cassina che racconta il presidio di giovedì 20 febbraio davanti al tribunale di Firenze. Per la prima volta tante associazioni diverse si sono unite per chiedere verità e giustizia sui "crimini della dittatura sanitaria", dalle morti negli ospedali dovute a protocolli errati e "farmaci mortali" fino ad arrivare agli effetti avversi dei cosiddetti vaccini Covid A capitanare la protesta la dott.ssa Barbara Balanzoni e il prof. Carlo Taormina, in prima linea nel denunciare le morti improvvise in periodo Covid. La novità è che proprio in questi giorni il caso giudiziario dell’ingegner Luciano Pederzoli è stato riaperto. Altre manifestazioni sono previste nelle prossime settimane.

Presidio davanti al tribunale di Firenze, Balanzoni: "Durante il Covid i medici hanno usato Midazolam e morfina per uccidere le persone"

Così la dottoressa Barbara Balanzoni: "La verità dovrà emergere perché non esiste la possibilità di somministrare morfina e Midazolam o peggio Diprivan e morfina se non si vuole un solo effetto che è la morte. Sono stati iniziati questi farmaci e poi proseguiti su persone che potevano assolutamente farcela o che comunque non erano state curate a dovere per fare in modo che si aggravassero, ma l'aggravamento era dovuto a cure sbagliate e dinamiche cliniche sbagliate che erano state introdotte quindi in realtà ci sono sia delle ipotesi di malagestione dei pazienti poi freddati con infusioni continue di Midazolam e morfina".

Avvocato Taormina: "Secondo una sentenza della Corte di Cassazione la somministrazione di morfina e Midazolam comporta omicidio volontario. L'obiettivo è sensibilizzare l'autorità giudiziaria perché si interessi di queste situazioni senza preconcetti e con la volontà di tutelare un interesse piuttosto che un altro. Abbiamo avuto dei risultati in questi giorni perché sono state riaperte delle inchieste che erano state chiuse e vorremmo che da Firenze partisse un messaggio di volontà di repressione delle cose gravi che si sono verificate sotto il Covid. Chi sta in testa deve pagare".


Chi volesse avere maggiori informazioni su quello che è successo in quegli anni può trovare le testimonianze della dott.ssa Balanzoni, di Elisabetta Stellabotte, Ermelinda Cobuzzi, Emilia Padovano, Giuseppe Sanacore e moltissime altre nel documentario “NON È ANDATO TUTTO BENE”.

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