03 Dicembre 2025
Maria Rita Gismondo, micriobiologa, è stata intervistata da Il Giornale d'Italia in occasione della presentazione del libro "Luce. Sguardo critici su un mondo in fiamme" riguardo alle conseguenze della pandemia Covid.
Da dove nasce il suo contributo a questo libro?
Il mio contributo nasce da un'esperienza maturata ormai da circa 30 anni nell'ambito della biosicurezza, argomento fondante oggi ma assolutamente poco conosciuto, che insieme agli armamenti tradizionali dovrebbe interessare il modo per, diciamo, sminuire quello che è il pericolo incombente su di noi.
Cosa ne pensa delle restrizioni attuate per il Covid?
Rientrano in una strategia internazionale le cui origini sono poco conosciute ma certamente si fondano su una forma di grande prova ed esercitazione sulla popolazione. Sono stati usati degli strumenti allucinanti come un lockdown generalizzato, mai prima avvenuto.
Si è violata la libertà della gente di gestire la propria terapia, le proprie vaccinazioni. Si è imposto un vaccino non sperimentato e la cosa che più oggi atterrisce è che, malgrado stiano venendo a galla tutte queste cose di cui alcuni di noi hanno parlato anche durante la pandemia, c'è il silenzio, c'è una sorta di terreno bruciato intorno, i media non si interessano. Basterebbe pubblicare le audizioni che stanno avvenendo nella commissione parlamentare d'inchiesta Covid e quello che sta avvenendo fuori la gente dovrebbe conoscerla e invece i grandi giornali non se ne interessano.
E riguardo alle complicazioni dovute al vaccino?
Guardi, io in quanto una ricercatrice da trent'anni devo assolutamente essere, come dire, imparziale anche se ho delle mie idee personali, non si può parlare né di comprovati effetti né di non effetti se non si indaga a fondo e non si studia.
C'è stato proibito studiare questi vaccini, certamente alcuni effetti sono così eclatanti che non si può negarli, però ripeto, con l'obiettività imposta da una scienza vera, non quella che sino ad oggi è stata propinata come un assoluto pensiero unico, dobbiamo indagare, studiare e pressare perché questo ci venga consentito.
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