09 Luglio 2025
Il sangue ritrovato sul tappetino del bagno e sulle scale della villetta di via Pascoli appartiene quasi certamente a Chiara Poggi. Nessuna traccia genetica, invece, è stata rinvenuta nel pelo trovato sulla confezione di cereali. È quanto emerge dalla terza giornata di incidente probatorio svolta venerdì scorso a 18 anni dal delitto.
Appartiene con quasi tutta probabilità a Chiara Poggi il sangue trovato sul tappetino del bagno della villetta di via Pascoli a Garlasco, dove la giovane fu uccisa il 13 agosto del 2007. Lo confermano i risultati emersi nel corso della terza giornata di incidente probatorio, svoltasi venerdì scorso, nell’ambito della riapertura del caso. Gli esiti delle analisi sembrano avvalorare quanto già noto: “sul frammento di tappetino, laddove c'era una traccia che non aveva dato responso, si è confermata la natura ematica, come già era stato verificato a suo tempo e nulla di più”, ha dichiarato Marzio Capra, uno dei consulenti della famiglia Poggi.
Anche le 2 tracce di sangue repertate sulle scale della villetta apparterrebbero alla vittima. Nessuna sorpresa, dunque, dai nuovi accertamenti sui reperti del delitto che, pur a distanza di quasi due decenni, continua a riservare attenzione da parte della magistratura.
Diverso l’esito per il pelo rinvenuto sulla confezione di cereali nella cucina della villetta, inizialmente scambiato per un capello lungo circa tre centimetri: in questo caso, non è stato rilevato alcun DNA utile per procedere a una comparazione. Tuttavia, fonti vicine agli inquirenti spiegano che “verranno comunque effettuate delle repliche di consolidamento e una ricerca su ipotetiche ed infinitesimali tracce Y, ossia di materiale maschile ‘contaminante’”.
L’incidente probatorio si è reso necessario in seguito alla recente riapertura delle indagini, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio per concorso nell'omicidio di Chiara, eventualmente con terzi o con Alberto Stasi, unico condannato in via definitiva per il delitto.
Sul fronte delle ulteriori analisi, Luciano Garofano, consulente nominato per Sempio, ha affermato: “Il perito nominato dal gip dovrà acquisire la documentazione da chi ha fatto le analisi prima, cioè il dottor De Stefano e il Ris e poi valuteremo insieme”, in riferimento al DNA rinvenuto sotto le unghie della giovane, che verrà esaminato in un secondo momento.
Nel frattempo, i tamponi analizzati durante l’incidente probatorio non hanno restituito risultati di rilievo: “Anche in questo caso non si sono osservate tracce di particolare interesse o rilievo. Verranno sottoposte tutte a un'analisi del Dna, ma da un punto di vista proteico non è stato visto alcun elemento che possa ricondurre a particolari fluidi biologici rispetto a quelli che ci si aspettano”, ha spiegato ancora Capra.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia