14 Giugno 2025
Addio a Franzo Grande Stevens, morto a 95 anni lo storico avvocato di Gianni Agnelli Fonte: X @Stammeston
È morto all’età di 95 anni Franzo Grande Stevens, “l’avvocato dell’Avvocato”, come fu soprannominato per il suo legame professionale e personale con Gianni Agnelli. Figura centrale della finanza, della giustizia e anche del calcio italiano, avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 13 settembre. La notizia è stata confermata da fonti vicine alla famiglia.
Franzo Grande Stevens è stato uno degli avvocati d’affari più influenti del Paese. Nato a Napoli il 13 settembre 1928, si laurea in giurisprudenza nella sua città natale, per poi trasferirsi a Torino, dove nel 1954 si iscrive all’Albo degli Avvocati. Da lì comincia una carriera lunga e prestigiosa che lo porterà a rappresentare non solo l’Avvocato Agnelli, ma anche imprenditori e famiglie di primo piano dell’industria italiana: Carlo De Benedetti, Luigi Giribaldi, Karim Aga Khan, i Ferrero, i Pininfarina e i Lavazza.
Nel mondo economico ha ricoperto incarichi di rilievo: presidente della Toro Assicurazioni, vicepresidente della Fiat, presidente della Compagnia di San Paolo. Ma è nel 2003 che assume un ruolo chiave nel mondo del calcio, diventando presidente della Juventus, carica che manterrà fino al 2006, quando diventerà presidente onorario del club bianconero.
“Lutto per il mondo della Juventus e per quello dell'avvocatura italiana. Si è spento, all'età di 96 anni, Franzo Grande Stevens. Da sempre legato ai colori bianconeri, dal 2003 al 2006 è stato il nostro presidente, diventando proprio a partire da quell'anno presidente onorario del club”. Così la società in una nota ufficiale. “La Juventus – si legge ancora – si stringe nel dolore e nel lutto, e rivolge le condoglianze e un forte abbraccio alla famiglia di Franzo Grande Stevens”.
Con Gianluigi Gabetti fu l’artefice dell’equity swap Ifil-Exor, la manovra finanziaria del 2005 che consentì alla famiglia Agnelli di mantenere il controllo della Fiat. Un’operazione controversa, oggetto di indagine da parte della Consob e della Procura, ma che pose le basi per il rilancio industriale guidato da Sergio Marchionne. Sempre con Gabetti fu tra i sostenitori dell’alleanza con Chrysler, passaggio chiave nella trasformazione globale di Fiat.
Grande Stevens fu anche il giurista che ideò la creazione della “Dicembre”, la società semplice che per quasi trent’anni ha custodito in totale riservatezza l’architettura patrimoniale della famiglia Agnelli-Elkann. Una soluzione che, evitando obblighi di pubblicità, assicurò un controllo discreto ed efficace sulle partecipazioni industriali della dinastia torinese.
Nel corso della sua vita è stato presidente della Ciga Hotels, della Cassa Nazionale Forense, del Consiglio Nazionale Forense dal 1985 al 1991, e consigliere di amministrazione di Ifil e Rcs. Professore di diritto penale, civilista raffinato, ha saputo fondere cultura giuridica e visione d’impresa in modo unico, segnando profondamente il modello dell’avvocato d’affari moderno.
“L’avvocato Grande Stevens ha dedicato la sua intera vita alla professione forense, rivestendo tutte le più alte cariche all’interno degli organi istituzionali dell’avvocatura e ricoprendo il ruolo di membro di rilievo negli organi sociali di molti fra i più noti gruppi industriali del Paese", si legge sul sito del suo studio legale, ora guidato dalla figlia Cristina e dall’avvocato Michele Briamonte. "La sua specializzazione in campo civile e commerciale ha raggiunto i livelli più alti della nostra professione, riuscendo a dettare principi giurisprudenziali volti a dare un indirizzo nuovo e aggiornato ad alcuni istituti giuridici”.
Tra i primi a ricordarlo anche il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo: “Ci ha lasciato Franzo Grande Stevens, figura di spicco del mondo giuridico nazionale e internazionale. Per decenni è stato l’avvocato acuto, rigoroso e fidato di Gianni Agnelli e dell’imprenditoria torinese e non solo. Il suo nome è legato anche alla storia della Juventus, di cui è stato presidente onorario. Ai suoi cari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene rivolgo il mio pensiero e il mio più sincero cordoglio”.
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