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Carmine Gallo "morto per infarto", autopsia per chiarire cause, sequestrati farmaci e resti della cena, ipotesi avvelenamento

"L'uomo che sapeva troppo", indagato per il caso Equalize, doveva testimoniare sull'omicidio Mornile

11 Marzo 2025

Carmine Gallo

Fonte: X@Bigalfry

Attesa l'autopsia sul corpo di Carmine Gallo, l'ex superpoliziotto morto nella sua casa di Garbagnate Milanese dove si trovava agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta Equalize. Disposti gli esami tossicologici e sono sotto verifica i farmaci che prendeva e i resti della cena. Emerge l'ipotesi avvelenamento per l'"uomo che sapeva troppo".

Morte Carmine Gallo, emerge l'ipotesi intossicamento

Era morto domenica scorsa a 66 anni, Carmine Gallo, l'ex superpoliziotto specializzato nella lotta alla criminalità organizzata e nelle indagini sui sequestri di persona, noto per il caso Sgarella e l'omicidio Gucci. Dopo aver abbandonato la Polizia completando i 40 anni di servizio, Gallo si era dedicato alla conduzione di Equalize, l'agenzia investigativa dei dossieraggi illeciti, di cui era ammistratore delegato.

Le prime ricostruzioni avevano ipotizzato la morte per "infarto fulminante" domenica mattina. L'uomo, stando al racconto della moglie, le avrebbe detto "ti raggiungo" per la colazione, ma non si sarebbe più alzato dal letto.

Il decesso improvviso però ha destato dubbi negli inquirenti che hanno ipotizzato diverse piste, tra cui quella del suicidio e quella dell'avvelenamento. Il pm della Dda Francesco De Tommasi, che con il collega della Dna Antonio Ardituro coordina l'indagine su Equalize, ha sequestrato il cellulare che Gallo usava solo per parlare con il suo avvocato, Antonella Augimeri, e quello della moglie, mentre la Procura ha disposto l'esame autoptico sul corpo dell'ex poliziotto previsto per la giornata di mercoledì. La scientifica ha inoltre prelevato sei confezioni di farmaci che Gallo era solito prendere, il cibo della sera prima e uno yogurt che non avrebbe mai mangiato. L'ipotesi più forte al momento sarebbe quella dell'intossicamento, ma solo i risultati dell'analisi dei pasti potrà eventualmente escluderebbe l'ipotesi del suicidio. Alla moglie sarebbe stato chiesto se avesse ordinato delivery e se avesse notato persone sospette. La famiglia aveva invece dichiarato che Gallo si trovava in buona salute e che aveva subito una piccola operazione per un'ernia

I dossier legati a Gallo

La figura di Carmine Gallo era legato a tre fascicoli giudiziari. La prima era un'inchiesta di Milano sull'agenzia di spionaggio Equalize di cui era ammistratore delegato e principale indagato. La seconda era un'indagine su Roma su Squadra Fiore, una presunta rete clandestina di dipendenti delle istituzioni rivelata da Samuele Calamucci, hacker di riferimento all'interno di Equalize, anch'esso indagato e agli arresti domiciliari per l'acquisizione di notizie dalle banche dati dello stato. La terza inchiesta invece era legata all'omicidio di Umberto Mormile, assassinato a 37 anni, per aver scoperto colloqui e favori tra i Servizi segreti (Sisde) e il boss Domenico Papalia, il primo omicidio rivendicato con la sigla "Falange armata". In questa indagine, Gallo sarebbe potuto entrare come supertestimone e non come indagato, ed era chiamato a "chiarire i suoi rapporti dell'epoca" con i collaboratori di giustizia e gli eventuali 007 che avrebbero incontrato in carcere il boss. 

L'uomo era in attesa di un verdetto nell'ambito dell'inchiesta Equalize, che avrebbe imposto a lui e a Samuele Calamucci una misura cautelare più grave, il carcere. Ora l’iter delle indagini prevede lo stralcio della sua posizione e l’archiviazione per decesso dell’indagato.

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