Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Alessia Pifferi, la perizia psichiatrica: "Capace di intendere e di volere. Ha preferito i suoi desideri alla piccola Diana"

Un esito ben diverso rispetto a quello svolto dalle due psicologhe indagate, per le quali Alessia Pifferi sarebbe affetta da un "gravissimo ritardo mentale" e presenterebbe "un quoziente intellettivo di una bimba di 7 anni", di circa "40"

26 Febbraio 2024

Alessia Pifferi, la perizia psichiatrica: "Capace di intendere e di volere. Ha preferito i suoi desideri alla piccola Diana"

Alessia Pifferi, fonte: imagoeconomica

Era capace di intendere e di volere Alessia Pifferi, la madre della piccola Diana, morta di stenti a 18 mesi. La perizia psichiatrica effettuata sulla donna non lascia adito ad interpretazioni. Secondo questa, la mamma di Diana, accusata di omicidio volontario, è "capace di partecipare coscientemente al processo" e "al momento dei fatti era capace di intendere e di volere". 

Alessia Pifferi, la perizia psichiatrica: "Capace di intendere e di volere"

"Al momento dei fatti ha tutelato i suoi desideri di donna rispetto ai doveri di accudimento materno verso la piccola Diana e ha anche adottato 'un'intelligenza di condotta’ viste le motivazioni diverse delle proprie scelte date a persone diverse". Così parte della perizia psichiatrica effettuata sulla donna. Un esito ben diverso rispetto a quello svolto dalle due psicologhe indagate, per le quali Alessia Pifferi sarebbe affetta da un "gravissimo ritardo mentale" e presenterebbe "un quoziente intellettivo di una bimba di 7 anni", di circa "40".

Tutto falso. Alessia Pifferi sapeva benissimo cosa stava per fare. Lo psichiatra forense Elvezio Pirfo, non ha messo in evidenza né "disturbi psichiatrici maggiori", né "gravi disturbi di personalità". Una conclusione in linea con quanto sostenuto dal pm di Milano de Tommasi e dal suo consulente.

130 pagine di relazione, nelle quali viene spiegato come il soggetto non presentasse nessuna "disabilità intellettiva". "Vista la mantenuta capacità di intendere e di volere non è possibile formulare una prognosi di pericolosità sociale correlata a infermità mentale. La donna presenta un funzionamento cognitivo integro e una buona capacità di comprensione della vicenda giudiziaria che la riguarda, sia in termini di disvalore degli atti compiuti sia dello sviluppo della vicenda processuale". La 38enne rischia l'ergastolo.

La perizia psichiatrica è stata disposta dalla Corte d'Appello nel processo per omicidio volontario aggravato. I test effettuati dalle due psicologhe del carcere San Vittore sono risultati inattendibili, tant'è che entrambe sono finite indagate assieme all'avvocato Alessia Pontenani. Diana Pifferi è morta di stenti nel luglio 2022.

Indagate due psicologhe e l'avvocato Alessia Pontenani

Lo scorso fine gennaio, è stata resa nota la notizia dell'indagine a carico delle due psicologhe del carcere di San Vittore, Paola Guerzoni e Letizia Marazzi. La prima ha di recente anche deciso di lasciare il lavoro in carcere.

Le due avrebbero relazionato una tesi ritenuta inattendibile. Una diagnosi falsificata al fine di far ottenere la perizia psichiatrica ad Alessia Pifferi durante il processo.

Sono anche uscite delle intercettazioni che le incastrerebbero. "Voglio dire… la Pifferi avevamo bisogno che il test confermasse! L’ha confermato!”.

Il 13 gennaio invece una dice all'altra: "Il giorno che sono andata alla festa di Natale, a fare il pranzo con lei, non l’ho scritto“, affermando nella sostanza di non aver segnalato un presunto incontro avvenuto con Alessia Pifferi presso il carcere. Indagata per falso anche il suo avvocato Alessia Pontenani.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x