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Alessia Pifferi, indagate 2 psicologhe e l'avvocato Alessia Pontenani: "Falso che la donna abbia q.i. pari a 40"

Svolta nel caso della mamma accusata di aver lasciato morire di stenti la piccola Diana di 18 mesi nel luglio 2022. L'avvocato Alessia Pontenani ha valorizzato la tesi delle due psicologhe parlando di un "gravissimo ritardo mentale" della donna, che ha "un quoziente intellettivo di una bimba di 7 anni"

24 Gennaio 2024

Alessia Pifferi, indagate 2 psicologhe e l'avvocata: "Falsamente attestato che la donna avesse q.i. pari a 40"

Alessia Pifferi, fonte: imagoeconomica

Le due psicologhe del carcere di San Vittore e l'avvocata di Alessia Pifferi sono indagate. Per le prime due l'accusa è di favoreggiamento e falso ideologico. Falso anche per l'avvocato Alessia Pontenani. I pm stanno intanto effettuando verifiche sulla gestione di altre detenute.

Alessia Pifferi, indagate 2 psicologhe e l'avvocato Alessia Pontenani: "Falsamente attestato che la donna avesse q.i. pari a 40"

Svolta nel caso Alessia Pifferi. Le due psicologhe del carcere di San Vittore che hanno redatto una relazione, effettuando un test sul quoziente intellettivo della donna accusata di aver lasciato morire di stenti la piccola Diana di 18 mesi nel luglio 2022, sono indagate. Le due avrebbero fornito alla donna "una tesi alternativa difensiva", un possibile vizio di mente, e l'avrebbero "manipolata".

Secondo il pm De Tommasi sarebbe stato attestato "falsamente" che la donna "aveva un quoziente intellettivo pari a 40 e quindi un 'deficit grave'". Il test sarebbe stato non "utilizzabile a fini diagnostici e valutativi". Entrambe poi, avrebbero svolto una "vera e propria attività di consulenza difensiva, non rientrante" nelle loro "competenze".

"E' nostro dovere esternare una forte perplessità rispetto ad una apparente prassi che, come ripetiamo, nella nostra piuttosto ampia esperienza, non abbiamo mai visto applicare a nessun altro detenuto", avevano scritto gli psichiatri Marco Lagazzi e Alice Natoli, consulenti della Procura, in una relazione depositata alla Corte d'Assise nel processo in corso. Dito puntato contro il test psicometrico Wais: "Il contributo delle psicologhe è già stato ampiamente discusso - si legge nella consulenza - e non si può non essere perplessi per l'attuazione di un test che non ha nulla a che fare con la gestione penitenziaria ma è utile per la difesa penale, e per una intensiva rilettura del caso fatta con l'imputata di un così grave reato. L'impressione che si trae da tutto questo - scrivono i consulenti - è che ciò renda tra l'altro ormai inutile qualsiasi esame peritale, perché valuterebbe non i vissuti della persona, ma ciò che la stessa ha riferito di avere appreso e discusso nel lavoro con le psicologhe, unitamente al suo deresponsabilizzante convincimento di essere lei stessa una bambina (dati gli esiti del test sul quoziente intellettivo, ndr), sempre espresso dalla psicologa".

La perizia su Alessia Pifferi a fine febbraio

Intanto, a fine febbraio sarà depositata la perizia psichiatrica disposta dalla Corte d'Assise (presidente Ilio Mannucci Pacini) per valutare la capacità di intendere e volere della donna. Perizia richiesta dalla difesa, con l'avvocato Alessia Pontenani, che ha valorizzato, tra le altre cose, proprio gli esiti della relazione delle due psicologhe, parlando di un "gravissimo ritardo mentale" della donna, che ha "un quoziente intellettivo di una bimba di 7 anni".

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