29 Settembre 2023
foto @facebook
Il giornalista volto noto di La7 Armando Sommajuolo, è morto ieri all’età di 70 anni dopo una breve e fulminante malattia.
Inizialmente non erano note le cause del decesso, ma cercando in rete, è venuto fuori che lo stesso giornalista aveva parlato della sua malattia appena 4 mesi fa, il 29 maggio, quando su Facebook scriveva di aver ricevuto una diagnosi di linfoma al cervello, dopo una serie di ricoveri a causa di svenimenti.
Un post particolare quello di Armando Sommajuolo, un vaccinato convinto che, però, davanti a quella diagnosi, inizia a nutrire seri dubbi sul vaccino Covid.
“Ho fatto la quarta dose di vaccino sei mesi fa – scriveva sui social network – Risultato? Il Covid me lo sono preso ugualmente, poi una sera sono svenuto e portato al pronto soccorso mi hanno diagnosticato un linfoma al cervello. E ora sono a casa bloccato a letto. Io non so se la mattia sia da collegare al vaccino ma comincio seriamente a sospettarlo”.
Il post che circola in rete da quando si è diffusa la notizia della morte, scatenando le reazioni del web, è stato verificato dal GdI ed effettivamente è stato scritto proprio dal giornalista sul suo profilo Facebook e non è il solo.
Il 22 febbraio Armando Sommajuolo ha pubblicato un altro post, in cui raccontava di essere finito in ospedale per problemi neurologici e difficoltà a camminare, convinto che questi problemi li causasse il Covid: “Che botta ragazzi! – scriveva il giornalista – quinto giorno di ricovero al pronto soccorso al reparto neurologico causa long Covid. Perdevo l’equilibrio quando camminavo e poi mi è stato confermato che questo virus crea anche problemi neurologici. A me tanta stanchezza e avevo fatto anche la quarta dose 8 giorni prima”.
Probabilmente il giornalista ha ricevuto tra le ultime dosi il vaccino Covid Pfizer, anche se non si esclude che le prime due possano essere state dosi di AstraZeneca.
Dunque, Sommajuolo che già a febbraio iniziava ad avere le prime avvisaglie della malattia, aveva associato quei sintomi neurologici all’infezione da Covid e non al vaccino, anche perché lui era un “si vax” convinto, tant’è che un anno prima, nel gennaio 2022, sempre su Facebook attaccò in un post Paolo Becchi che aveva fatto allusioni sulla morte di David Sassoli e il vaccino Covid.
In quella circostanza Sommajuolo scriveva che il “no vax complottista gli aveva rotto le scatole” e che i non vaccinati “stanno togliendo a molti malati la possibilità di avere quell’aiuto medico di cui avrebbero bisogno”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia