23 Marzo 2023
Ettore Prandini, fonte: imagoeconomica
Il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini si esprime al Giornale d'Italia sulle ultime novità in tema di farina di insetti, dopo i quattro decreti varati dal governo sulle etichettature e scaffali ad hoc per quanto riguarda i prodotti, in particolare grilli, larve, tarme e locuste. Da Prandini questo passo è "il minimo" mentre arriva una bocciatura unanime su tutto ciò che coinvolge il mondo degli insetti a tavola ed il ruolo dell'Ue.
Per Prandini il "tema etichettatura" considerato "il minimo","è di fondamentale importanza nel momento in cui l'Ue apre la commercializzazione", per due motivi: tutto ciò che questi prodotti possono generare in termini di intolleranza e forme allergeniche tenendo presente che è una terminologia di prodotto che i consumatori non hanno mai consumato tranne che in qualche circostanza". Il secondo motivo riguarda la "giusta consapevolezza e comunicazione al cittadino ed al consumatore stesso. Quando parliamo di etichettatura non ci limitiamo alle confezione dei prodotti che troveremo all'interno della distribuzione". Per Prandini infatti ne servirebbe una "più ampia, nei menù dei ristoranti che utilizzano polvere di insetti, proprio perché il consumatore sia consapevole di quello che mangia".
Per Prandini "l'Ue ha fatto un grande controsenso". Disponendo dell'"eccellenza filiale agroalimentare che tutto il mondo ci invidia, non capisco il perché delle polvere di insetti. Poi se qualcuno le vuole acquistare o consumare - sostiene - con un ragionamento egoistico dico 'vadano in quei paesi e le consumino li'". "Purtroppo l'Ue ha dato questa apertura ma ci sono seri rischi per quanto riguarda la salute umana, per alcuni principi che il nostro organismo non riconosce".
"Ricordiamoci che il corpo è umano e riconosce i microbi all'interno dei cibi e li sa distinguere, e quando ingeriamo prodotti che non sappiamo distinguere questi possono arrivare a generare anche delle intolleranze ed allergie". "L'Ue ha autorizzato la commercializzazione e dobbiamo tutelarci e tutelare i cittadini in una diretta informazione". Poi il consiglio: "Se uno mi chiede vale la pena mangiare i prodotti a base di insetti, dico 'meglio una fetta di culatello, di carne o pasta al pomodoro".
Per Prandini le mosse dell'Ue in tema di commercializzazione dei prodotti con farina di insetti hanno un carattere puramente economico e di business. "Ne sono assolutamente convinto, interessi di carattere commerciale che riguardano multinazionali. Non ne vedo una finalità in termini di attenzione all'ambiente e al risparmio economico. La farina di insetti costa molto di più rispetto allo stesso quantitativo di carne che qualcuno potrebbe assumere".
"Già dicendo questo si capisce che non è un tema economico" e per il numero uno di Coldiretti "nemmeno di ambiente: basta vedere dove vengono allevati gli insetti, cioè in laboratori. Non vorrei che per inseguire dei falsi miti si torni a demonizzare l'agricoltura nazionale, per creare spazio si punta a demonizzare ciò che facciamo da millenni", chiosa Prandini.
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