17 Luglio 2020
Carlo Sangalli Confcommercio (foto LaPresse)
Dall'ultima analisi congiuntura realizzata da Confcommercio, il recupero dei consumi è ancora difficile. A giugno, nonostante la fine del lockdown, i consumi continuano a mantenere un calo del 15,2% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, nonostante un ovvio rimbalzo rispetto ai mesi precedenti. Nel complesso del secondo trimestre la riduzione è stata, nel confronto con lo stesso periodo del 2019, del 29,7%, valore che si attesta al 54,5% per la domanda di servizi.
"C'è volontà di ripartire grazie al coraggio degli imprenditori che si mettono in gioco anche in condizioni di grande incertezza. Ma le perdite di fatturato e reddito sono ingenti, soprattutto per la filiera turistica, i trasporti e l'intrattenimento" Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, commentando l'analisi. "E' necessario incentivare la ripresa dei consumi - spiega - attraverso una politica fiscale più coraggiosa, strada obbligata per ridare ossigeno alle imprese e salvare l'occupazione".
Dall'analisi di Confcommercio risulta molto complessa e articolata la situazione sul versante della domanda per i servizi (-37,9% nel confronto annuo), ormai la componente più importante dei consumi. "Alle difficoltà generate sul versante interno della domanda - spiega Confcommercio - si associa in molti casi, la pressoché totale assenza della domanda estera".
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