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Lazzerini (Comtel): “L’intelligenza artificiale accelera i processi, ma il futuro si costruisce con l’intuizione umana”

Fabio Lazzerini, CEO di Comtel, intervistato da Il Giornale d’Italia in occasione del 14° Forum WPP | TEHA Group, approfondisce il valore dei dati, la velocità dell’innovazione e il ruolo dell’intelligenza artificiale nei processi decisionali delle imprese

28 Novembre 2025

Fabio Lazzerini, CEO di Comtel, è stato intervistato da Il Giornale d’Italia in occasione del 14° Forum WPP | TEHA Group. L’evento è stato dedicato al tema “Il futuro che vorremmo: persone, cultura, tecnologia, sistema economico. La comunicazione come facilitatore di comportamenti e valori”. Nel suo intervento Lazzerini ha approfondito l’impatto delle nuove tecnologie sui processi decisionali e sui modelli di crescita delle imprese, soffermandosi sulla centralità dei dati, sulla rapidità dell’innovazione e sul ruolo dell’intelligenza artificiale nel supportare la capacità umana di interpretare e immaginare il futuro.

Potrebbe riassumere i punti principali del suo intervento di oggi?

Certamente. Nel mio intervento ho parlato dell’evoluzione tecnologica e sociale che stiamo vivendo, riprendendo anche alcune esperienze significative presentate durante l’evento, come il progetto PizzAut e altre iniziative innovative. Mi sono concentrato soprattutto sul tema della tecnologia, che è al centro del lavoro di Comtel, e in particolare sul valore della disponibilità dei dati e sulla necessità di renderli accessibili ovunque servano.

Ho posto l’accento sulla rapidità con cui le nuove tecnologie stanno trasformando il mercato e sulla conseguente necessità, per le aziende, non più solo di saper reagire velocemente, ma di riuscire ad anticipare i cambiamenti. I numeri parlano da soli: Internet ha impiegato sette anni per raggiungere i primi 100 milioni di utenti, WhatsApp tre anni e ChatGPT appena due mesi. In uno scenario in cui un concorrente può crescere in tempi così ridotti, non c’è più lo spazio per rincorrere: bisogna pensare in anticipo. Il nostro lavoro, in Comtel, è proprio quello di collegare i dati e renderli disponibili ovunque, affinché l’intelligenza umana, prima ancora di quella artificiale, possa utilizzarli per prevedere ciò che sta accadendo.

Guardando avanti, quali sono le sue aspettative per il futuro?

Per il futuro ritengo inevitabile che i dati saranno disponibili ovunque e in ogni momento. Lo vediamo già nelle nostre abitudini quotidiane: in pochi anni siamo passati dal cercare informazioni su Google all’utilizzare sistemi come ChatGPT, e l’intelligenza artificiale continuerà a evolversi, diventando sempre più ricca di informazioni. A noi esseri umani resterà il compito più importante: interpretare quei dati, immaginare scenari nuovi e creare il futuro.

L’intelligenza artificiale, infatti, non immagina: elabora ciò che esiste già. La capacità di intuire, di sbagliare, di immaginare possibilità nuove è un tratto esclusivamente umano. Per questo mi auguro che le nuove generazioni vengano messe nelle condizioni di sperimentare, esplorare e costruire visioni originali, perché saranno loro a guidare il futuro che ci attende.

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