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AI e sostenibilità, la rivoluzione di IDNTT: nasce Impact Alliance per trasformare l’ESG in valore di mercato

Traviglia, IDNTT: "Il vero valore aggiunto risiede nel trasformare i dati ESG in una chiara proposizione di valore per il brand"

28 Novembre 2025

La Content Factory del futuro: come IDNTT industrializza la creatività e trasforma l’ESG in valore competitivo

Christian Traviglia, IDNTT è stata definita una AI.TECH Content Factory. Potrebbe spiegarci cosa significa esattamente questa etichetta e come l'integrazione tra l'Intelligenza Artificiale e un modello industriale certificato ISO 9001 ha permesso a IDNTT di produrre centinaia di contenuti omnichannel quotidianamente, trasformando di fatto la produzione di contenuti in un processo scalabile e resiliente?

«Il concept AI.TECH Content Factory racchiude la nostra filosofia: trattare la creazione di contenuti non come un atto artigianale e imprevedibile, ma come un processo industriale avanzato. Grazie all'AI e all'applicazione di un modello certificato ISO 9001, siamo in grado di industrializzare l'efficienza. Questo significa che l'AI non sostituisce la creatività umana, ma la
potenzia, gestendo i compiti ripetitivi e analizzando le performance in modo predittivo. Possiamo produrre migliaia di contenuti originali (smart, cross-media e cross-market) all'anno, garantendo qualità, velocità e coerenza su tutti i canali, un elemento cruciale per la brand awareness e la conversione in vendite.


Da questa base solida è nata Impact Alliance, presentata come la prima European Comms & Analytics Agency specializzata nel settore ESG, dall'unione con ADMINE. E qual’è la sua mission in un mercato della sostenibilità in continua e rapida evoluzione?

«La joint venture tra IDNTT, forte della sua competenza tecnologica e produttiva, e ADMINE, con la sua profonda esperienza in comunicazione strategica, è stata una risposta diretta alla complessità del mercato ESG. Le aziende non hanno bisogno solo di reporting, ma di unire dati e narrazione in modo credibile. Impact Alliance è nata per colmare questo divario. La nostra mission è chiara: Sfruttare il Valore ESG per tutti gli stakeholder aggiungendo un misurabile Impatto sul Brand, trasformando la sostenibilità da adempimento a motore di valore e impatto sul mercato.


Qual è la differenza fondamentale tra l'approccio tradizionale alla comunicazione ESG, spesso focalizzato sulla compliance o sul mero reporting, e il vostro obiettivo di generare un "Impact" misurabile e trasformativo sul brand e sul mercato?

«L'approccio tradizionale si ferma alla descrizione delle attività; il nostro approccio, centrato sull'Impact, mira a dimostrare come le scelte ESG di un'azienda cambino la cultura di categoria, muovano il mercato e allineino l'organizzazione internamente. Per noi, l'ESG deve essere una leva di competitività. Utilizziamo dati e analisi non solo per misurare l'impronta di carbonio o la diversità (DEI), ma per dimostrare il ritorno sull'investimento (ROI) della strategia di
sostenibilità sulla reputazione e sulle vendite del brand.»


La vostra metodologia si fonda su quattro pilastri chiave: Clarity, Impact, Engagement e Trust. Ci concentriamo sull'Impact: il position paper sottolinea l'uso di KPI misurabili e l'allineamento a framework globali (GRI, SASB, TCFD, UN SDGs). Come garantite che la comunicazione ESG non sia solo un esercizio di storytelling, ma sia solidamente ancorata a risultati tangibili e verificabili per costruire credibilità?

Garantiamo la credibilità ancorando ogni storia ai risultati reali e ai framework internazionali. Non si tratta solo di raccontare una bella storia, ma di fornire prove. Per questo, l'allineamento a standard come GRI, SASB o TCFD non è negoziabile, specialmente per le aziende che operano in un contesto regolamentato a livello UE. Il pilastro Impact ci obbliga a usare KPI e benchmark quantificabili – ad esempio, la riduzione effettiva dell'impronta di carbonio o i progressi reali nella DEI. Questo approccio basato sull'evidenza è l'unico modo per aggiungere credibilità e difendersi efficacemente da ogni accusa di greenwashing.

Il pilastro Engagement si concentra sulla creazione di conversazioni bidirezionali, sfruttando piattaforme digitali e thought leadership. Qual è il ruolo del social listening e dei feedback loop nella vostra strategia e come si utilizzano questi dati per affinare i messaggi in tempo reale?

«L'Engagement è vitale perché l'ESG non è un monologo aziendale, ma una conversazione con tutti gli stakeholder. Il social listening è il nostro radar: ci permette di capire quali sono le preoccupazioni reali del pubblico, cosa viene percepito come autentico e dove, al contrario, nascono dubbi o resistenze. Utilizziamo questi feedback loop per affinare il messaging in
tempo reale, assicurandoci che la nostra comunicazione sia sempre rilevante e risponda alle aspettative. In pratica, se la thought leadership lancia il messaggio, il social listening ne garantisce l'atterraggio corretto e l'efficacia.»


Infine, il pilastro Trust include misure concrete per la sostenibilità del marketing stesso: l'utilizzo di "low-carbon marketing" (piattaforme di digital advertising a basso contenuto di carbonio) e l'implementazione di iniziative per compensare le emissioni prodotte dal piano di comunicazione. Perché Impact Alliance ritiene che la sostenibilità debba estendersi anche alle pratiche operative del marketing digitale?

«Se un'azienda promuove l'impatto positivo ma non considera l'impatto ambientale della sua stessa campagna di marketing, la sua credibilità crolla. Il pilastro Trust impone la coerenza: non possiamo parlare di Net Zero e usare strumenti o processi ad alta intensità di carbonio. Il lowcarbon marketing è una pratica essenziale per noi. Significa selezionare piattaforme e metodologie digitali a basso impatto e, dove le emissioni sono inevitabili, compensarle attivamente. È un modo per mantenere la trasparenza e dimostrare che lo scopo ESG del brand è integrato a ogni livello, inclusa la sua comunicazione.»


Guardando al futuro, l'ESG sta diventando il driver centrale per le decisioni aziendali in Europa e a livello globale. Come vede evolvere il ruolo delle Comms & Analytics Agency come Impact Alliance per supportare le aziende in questa transizione e consolidare il loro vantaggio competitivo sostenibile?

«Vedo un'evoluzione radicale: le Comms & Analytics Agency devono smettere di essere semplici fornitori di servizi e trasformarsi in partner strategici di impatto. La compliance è ormai la base; il vero valore aggiunto risiede nel trasformare i dati ESG in una chiara proposizione di valore per il brand. Impact Alliance è costruita esattamente per questo. In futuro, il ruolo di Impact Alliance si trasformerà da fornitore a partner strategico di impatto, con la missione di superare la semplice compliance. L'agenzia agisce come un partner strategico perché ottimizza e valorizza tutti gli sforzi, gli investimenti in risorse e la produzione del cliente volti alla sostenibilità, amplificandone l'efficacia. La strategia si baserà sulla metricazione dell'intangibile tramite Deep Data Analysis, traducendo l'impatto ESG in metriche chiare per tutti gli stakeholder. Sarà fondamentale garantire la fiducia e contrastare il greenwashing attraverso una comunicazione basata sull'evidenza e allineata ai framework globali (GRI, TCFD). Infine, per scalare l'impatto, l'agenzia sfrutterà l'AI per identificare i gap e personalizzare i messaggi in tempo reale, assicurando che la sostenibilità diventi il motore misurabile e a lungo termine della crescita aziendale.»

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