04 Giugno 2025
Leo Gasparri, Responsabile comunicazione di Ichnusa, in occasione della firma del murale d’autore della campagna Ichnusa-Legambiente “Se deve finire così non beveteci nemmeno”, è stato intervisto da Il Giornale d'Italia.
Questo murales fa parte della campagna che avete iniziato già l'anno scorso. Cosa rappresenta per voi?
"Questo murales rappresenta lo sbarco sulla penisola della campagna "Se deve finire così non beveteci nemmeno", una campagna di Ichnusa che è arrivata alla seconda edizione. Abbiamo voluto analizzare questa campagna prima di iniziare con la seconda edizione, per capire come era andata e abbiamo scoperto dei numeri molto interessanti. Tre italiani su quattro sono indignati rispetto al fenomeno dell'abbandono del vetro, e un altro dato interessante è che 1 su 4 confessa una volta nella vita di aver abbandonato una bottiglia. È una campagna di sensibilizzazione, non abbiamo la presunzione di cambiare da soli le cose, ma sempre dai numeri della ricerca abbiamo visto che nove italiani su dieci ritengono positiva questa campagna, e soprattutto 9 su 10 ci dicono di aver iniziato a cambiare i propri comportamenti."
Come pensate che questo messaggio venga recepito dalla città di Milano e dagli abitanti?
"Pensiamo e ci auguriamo che venga recepito positivamente. Questa campagna è accompagnata da gesti concreti, noi abbiamo una partnership con Legambiente da tanti anni e proprio ieri prima di questa inaugurazione, siamo andati insieme a loro e alle nostre persone di Ichnusa a raccogliere bottiglie di vetro e altri rifiuti in alcune zone della movida, dalle colonne di San Lorenzo, al Parco della Vetra e in Darsena, dando quindi un esempio. Quindi crediamo che tra questa nuova forma d'arte, questo murales che c'è alle mie spalle, i gesti concreti e tutto quello che andremo a fare, si possa arrivare ad un cambiamento positivo."
Avete in mente progetti futuri per quanto riguarda Ichnusa e la sostenibilità ambientale?
"Quest'anno abbiamo voluto potenziare la nostra partnership con Legambiente e quindi, oltre alle azioni, alle tappe che chiaramente partono dalla Sardegna, e arriveranno in continente, ad esempio con una prossima tappa che ci sarà anche a Bologna il 19 di giugno, abbiamo voluto fare una donazione per aiutare i nostri partner a fare ancora di più sull'isola, e abbiamo anche organizzato un'asta benefica. Abbiamo preso le bottiglie raccolte lavorando con Urban Center, che è una realtà sarda che ha raccolto a sé molti artisti e che hanno lavorato su queste bottiglie. Quindi, in un certo senso, noi andiamo ad aggiungere un messaggio, che è "riprendetevele". Abbiamo proprio creato delle opere d'arte, 15 bottiglie che metteremo all'asta e il ricavato chiaramente andrà a favore di Legambiente. Vi faccio vedere una di queste opere d'arte realizzata dall'artista Teresa Podda, come vedete da una bottiglia che era abbandonata per terra, questa bottiglia è diventata un'opera d'arte che speriamo possa arrivare nelle case di qualche consumatore o di qualche cittadino italiano e soprattutto ricordare il messaggio che è molto chiaro, se deve finire così non bevete nemmeno."
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