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Manetti (Intermonte): "Le PMI hanno raccolto 2 miliardi in dieci anni, il capitale permanente è essenziale per la loro crescita" 

Il Giornale d'Italia ha intervistato Guglielmo Manetti, Amministratore Delegato di Intermonte: "La scarsa presenza di investitori istituzionali frena il mercato, il nuovo Fondo Nazionale può portare risorse fresche per sostenere le PMI"

22 Maggio 2025

Guglielmo Manetti, Amministratore Delegato di Intermonte, in occasione del Convegno "I mercati dei capitali al centro della politica industriale nazionale a supporto della competitività del Made in Italy", è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Quanto è centrale oggi il rafforzamento del mercato dei capitali per sostenere la competitività del made in Italy e accompagnare le imprese nei loro percorsi di crescita?

È un tema estremamente importante. Oggi le aziende, in particolare le PMI quotate, che quindi sono riuscite ad accedere al mercato dei capitali, negli ultimi dieci anni hanno raccolto quasi 2 miliardi di euro. Si tratta di capitale permanente che, a differenza del debito bancario, non deve essere restituito entro un certo numero di anni. Questo consente agli imprenditori di investire e programmare gli investimenti per la crescita in maniera molto più stabile e prevedibile.
Purtroppo, oggi il mercato per le PMI è caratterizzato da una liquidità molto ridotta e da una scarsa partecipazione da parte degli investitori istituzionali. Questo rende estremamente difficile per le aziende raccogliere nuovi capitali e, di fatto, questo canale è attualmente in grande sofferenza.

Intermonte è da sempre vicina al mondo delle PMI quotate. Quali sono, secondo voi, gli ostacoli principali che frenano l’accesso delle aziende ai mercati regolamentati?

Principalmente la scarsa presenza di investitori istituzionali. Questo è il problema principale, che deriva anche dal fatto che i titoli sono poco liquidi, ma sono poco liquidi proprio perché ci sono pochi investitori.
Qualunque iniziativa riesca a generare interesse da parte degli investitori nei confronti di aziende sane, che oggi sono valutate in modo estremamente attraente dal punto di vista fondamentale, rappresenta a nostro avviso un’iniziativa fondamentale per lo sviluppo del mercato. In quest’ottica, l’arrivo del nuovo Fondo Nazionale potrebbe finalmente portare risorse fresche a supporto delle PMI.

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