07 Marzo 2025
Il Giornale d'Italia ha intervistato Saverio Continella, AD di Banca Agricola Popolare di Sicilia - Baps, a Ragusa, a margine della terza tappa del roadshow organizzato con ARCA Fondi SGR sulle soluzioni innovative alle sfide socio-economiche del presente. È di questi giorni la notizia che Baps ha registrato l'utile netto più alto della storia, ponendosi sempre più come banca di riferimento sul territorio, nel Sud, e anche nel sistema bancario italiano:
"Devo dire che è stato il bilancio più importante della storia della banca, quindi credo che sia un ottimo viatico per il 2025. Un anno che, come discuteremo tra un po', è un anno pieno di incertezze e pieno di tanti cambiamenti, alcune possibilmente prevedibili, altre forse imprevedibili. Speriamo tutti in senso positivo, anche se il momento è complicato".
"Oggi la Sicilia è la periferia dell'Italia che è la periferia dell'Europa che è la periferia del mondo ma, al contrario, siamo al centro di tutto. Quindi bisogna parlare di tutti i temi del momento. Lo abbiamo fatto a Catania, affrontando la questione demografica; stiamo affrontando oggi il tema geopolitico e a Palermo la settimana prossima affronteremo il tema della finanza".
"Oggi per essere protagonisti bisogna essere adeguati, preparati, competenti, proattivi e adattivi soprattutto: capire che il mondo cambia. Oggi parleremo con Paolo Magri di cose diverse da quelle di ieri perché stanotte c'è stato l'accordo di Bruxelles in cui hanno votato tutti a favore fuorché uno. Domani poi potrebbe accaderne un'altra. Quindi la capacità di adattamento e di cambiamento veloce deve essere la precondizione che ci deve caratterizzare orizzontalmente".
"Lo sviluppo in Sicilia c'è. Io dico che veniamo da un paio d'anni di crescita del PIL che non è un argomento banale e che bisogna sottolineare. Poi, siccome siamo cittadini del mondo, bisogna che adattiamo anche le nostre imprese del territorio a quelli che sono i trend e i macro trend che accadono nel mondo quindi essere sempre più grandi, essere sempre più interrelati, fare rete tra di noi in maniera sempre più proattiva, essere aperti all'internazionalizzazione. Sono queste le ricette che credo si desumano da giornate come queste".
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