15 Gennaio 2025
Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo in occasione della conferenza per il rinnovo dell'accordo di collaborazione tra Intesa e Confindustria, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
"I 140 già sono stati erogati e quindi sono 200 miliardi che verranno erogati sulla base delle domande che sottoporranno le aziende in quegli ambiti che ha illustrato Anna Roscio durante la sua presentazione. Quindi sono dei settori individuati definiti e che possono portare ad erogazioni da parte della banca in 200 miliardi di euro. È chiaro che è evidente che devono essere progetti che portano del valore alle imprese e al nostro Paese, sono disponibilità che sono concesse alle aziende e sono incrementali perché 140 già sono stati utilizzati. Sono 200 miliardi di euro di nuove erogazioni di credito non 60, 200 miliardi di nuove erogazioni di credito e 140 già sono state usate. Se vengono portati 200 miliardi di euro di nuovi progetti verranno sostenuti da parte della banca."
"Sono convinto che le regole in questo Paese devono essere rispettate, è chiaro che è molto importante vedere anche la opinione che poi gli investitori internazionali avranno di questa legislazione perché non dimentichiamo che la maggioranza del capitale delle aziende quotate italiane è nelle mani degli investitori internazionali, ma questo lo vedremo meglio nel corso delle prossime settimane."
Per quanto riguarda le operazioni sul bitcoin, ci sono delle prospettive? Si andrà sempre di più in questa direzione?
"Noi non diventeremo un operatore in bitcoin. Abbiamo effettuato un test perché avendo oggi un' azienda di wealth management che riteniamo debba ambire ad avere la prospettiva di diventare UBS, se tu hai dei clienti molto sofisticati possono chiedere di fare degli investimenti in delle aree sulle quali se non sei presente non puoi servirlo. Il test di 1.000.000 di euro per una banca come la nostra è francamente una cifra veramente molto trascurabile e questo ci è servito per testare una potenziale operatività, se richiesta al cliente. Peraltro sarà molto limitata, perché i limiti saranno molto bassi e sarà solo riservata ad operatori che professionalmente e come capacità dimostreranno di comprendere qual è il rischio che può derivare dall'investimento in quest'area."
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