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Dellachà (De Nora): "Al via costruzione del più grande polo produttivo di elettrolizzatori italiano; dopo Germania, Cina e USA espansione in Italia"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Paolo Dellachà, Amministratore delegato di De Nora: "La Gigafactory genererà un indotto di circa 2000 persone; termine lavori a fine '25"

11 Giugno 2024

Paolo Dellachà, Amministratore Delegato di De Nora, in occasione della posa della prima pietra della Gigafactory, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"La Gigafactory è una fabbrica molto innovativa che sarà dedicata totalmente alla produzione di tecnologie necessarie al comparto dell'idrogeno verde: dagli elettrolizzatori, alle celle elettrochimiche per l'elettrolisi dell'acqua, e addirittura le celle a combustibile che invece trasformano l'idrogeno in energia elettrica.

Questo progetto si colloca all'interno di un programma di espansione mondiale di De Nora finalizzato a servire questo nuovo comparto, che chiaramente ha dei volumi e dei numeri piuttosto importanti, e quindi richiede ulteriore capacità produttiva per un'azienda come la nostra. 

La particolarità è poi il cosiddetto greenfield: la Gigafactory non parte dall'espansione di una base produttiva già esistente come abbiamo fatto in Giappone, in Cina, in Germania e negli Stati Uniti, ma da un prato verde che vedrà la costruzione di questi 25.000 metri quadrati coperti qui a Cernusco sul Naviglio". 

Che cosa vi aspettate sia in termini di posti di lavoro che di impatto sulla comunità e in quanto tempo verrà realizzata la Gigafactory?

"Ci aspettiamo che la costruzione termini entro la fine del 2025. Nel frattempo stiamo già raccogliendo ordini per questo tipo di commesse che verranno eseguite all'interno della fabbrica qui a Cernusco, per cui ci si aspetta di raggiungere circa 200 persone come numero di dipendenti. Ma siccome chiaramente avremo bisogno di un'intera filiera di produttori e di subfornitori, pensiamo di generare un indotto di circa 2000 persone".

Perché l'opera è strategica sia a livello nazionale che internazionale?

"Perché questo è un nuovo settore che richiede che operatori come noi producano le tecnologie, e che lo facciano con caratteristiche di altissima performance e competitività strategica per il Paese. Si tratta della prima fabbrica che verrà costruita per fare questo tipo di tecnologia e una delle poche esistenti in Europa, per cui senza ombra di dubbio ha un carattere di strategicità sia per l'Italia che per la Comunità europea". 

Come lei stesso ha detto la Gigafcatory si inserisce in un più ampio piano di sviluppo. 

"Abbiamo avviato l'espansione della capacità produttiva ormai da circa tre anni, e questo ci ha portato a far progressivamente evolvere le nostre fabbriche esistenti, che sono presenti in tutto il mondo. Alcune le abbiamo espanse nella direzione della tecnologia dell'idrogeno verde, siamo partiti con la Germania, che oggi è il centro più di alta competenza in questo comparto, e poi abbiamo fatto espandere una delle nostre fabbriche in Cina, le nostre fabbriche in Giappone e contemporaneamente la nostra fabbrica in Ohio negli Stati Uniti. Ora finalmente siamo arrivati anche all'Italia con questo grosso progetto". 

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