17 Aprile 2024
Ugo Loeser, CEO di Arca Fondi SGR, in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto Previverso, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Il Progetto Previverso si focalizza sulle tematiche della previdenza complementare. Se ne parla molto di questi tempi, ma se ne parla in termini di problemi e non di soluzioni e si si focalizza su chi deve andare in pensione tra poco e non sui giovani che saranno quelli che dovranno sopportare le conseguenze di queste tematiche e questi problemi. Quindi noi vogliamo fare un'azione informativa e formativa distintiva, focalizzandoci sulle soluzioni, sulle opportunità che ci sono per creare un migliore futuro per le nuove generazioni che dovranno fare i conti con la transizione demografica alla sostenibilità del debito pubblico e dell'attuale sistema previdenziale.
Avremo una fintech a tutti gli effetti in cui svilupperemo delle soluzioni pratiche che riguarderanno la previdenza complementare e avremo un comitato scientifico che ci consentirà di mettere un bollino blu per quanto riguarda le soluzioni e le tematiche che andremo a proporre e una capacità divulgativa sia presso i giovani che presso le aziende, grazie alle relazioni che appariranno al nostro Fintech.
La curva demografica, che evidenzia già un calo netto delle nascite da oltre un decennio, proietta nel 2125 la nascita dell'ultimo italiano.
"Basta che la mia generazione vada a vedere quanti sono oggi gli iscritti alla scuola elementare che ha frequentato negli anni 70, e vede che sono meno della metà. Il fatto che abbiamo un tema di demografia è chiaro, e implica che al posto di avere due tre figli che sosterranno due genitori, noi avremo un lavoratore che sosterrà quattro genitori perché due non hanno avuto figli nel futuro, e questo chiaramente rende la previdenza come insostenibile. Dall'altro lato le spese assistenziali hanno creato un debito pubblico per cui siamo famosi nel mondo e che chiaramente impedisce soluzioni che non siano improntate alla sostenibilità. E infine noi oltre a queste tematiche di demografia di debito pubblico abbiamo un tema di produttività per carenza di investimenti, evidenziati anche nell'agenda Draghi pubblicata ieri pomeriggio, e che dobbiamo risolvere con degli investimenti di lungo periodo che costruiscano un capitale che è necessario ad aumentare la produttività del sistema".
Risparmio gestito: quali i trend del 2023 e cosa vi aspettate per il 2024?
"Il risparmio gestito ha sofferto in generale nel 2023 la concorrenza dei tassi reali positivi e in particolare dei BTP; noi siamo stati una fortunata eccezione. C'è anche un'azione commerciale molto spinta del ministero del Tesoro per vendere i BTP in concorrenza con risparmio gestito, che ha chiaramente elementi di positività per il debito pubblico, ma elementi di concorrenza per quanto riguarda il risparmio gestito.
Il 2023 è stato caratterizzato da un'inversione di trend che oggettivamente è stata innescata da un po' di euforia nei mercati finanziari che si aspettavano dei tagli, diciamo prematuri da parte delle banche centrali. Questi tagli, per quanto riguarda l'Europa, arriveranno, come è stato segnalato, a giugno e prima dell'estate. Credo che dopo l'estate arriveranno quelli americani. I mercati sono un po' delusi da questi ritardi che sono credo giustificati nel caso americano, meno giustificati nel caso europeo, dove l'economia europea sta già battendo in testa da un po' e aspettare a lungo rischia di innescare una crescita sicuramente minore di quella che potrebbe essere il potenziale. Per cui comunque il settore del risparmio gestito rimane un settore molto sano in crescita e su una traiettoria virtuosa.
Con i tassi quali strumenti saranno privilegiati?
"Credo che con il taglio tassi il mondo bilanciato sarà quello che beneficerà di più. Oggi siamo andati da un eccesso azionario nel 2021 a un eccesso obbligazionario; credo che adesso ritroveremo un equilibrio su prodotti diversificati, bilanciati e flessibili nella seconda parte della seconda parte 2024.
Credo che l'Europa abbia un buon potenziale. Chiaramente quello che paga in questi casi è la diversificazione, quindi credo prodotti diversificati in quanto il trend sarà globale, non sarà specifico di un singolo paese".
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